Pil cinese in rialzo del 5,2% secondo Li Qiang
Questo incremento rappresenta una significativa accelerazione rispetto al modesto aumento del 3% osservato nel corso del 2022, ma è importante notare che il risultato raggiunto nell’anno appena concluso è stato influenzato anche dalla base di confronto più bassa, dato che la Cina era ancora alle prese con gli effetti del Covid fino all’inizio del 2023.
Non sorprende che il tasso di crescita sia stato in linea con l’obiettivo ufficiale di Pechino di “circa il 5%”, come il premiercinese Li Qiang aveva anticipato durante il World EconomicForum di Davos negli scorsi giorni.
Analizzando il quarto trimestre del 2023 si può osservare che l’economia cinese ha registrato una crescita congiunturale dell’1%, in linea con le aspettative, anche se l’aumento su base tendenziale è stato del 5,2%, leggermente inferiore al +5,3% atteso dagli analisti (+4,9% nel trimestre precedente).
Altri indicatori economici sono stati contrastanti nel mese di dicembre 2023, come la produzione industriale che è aumentata del 6,8% rispetto all’anno precedente, superando le aspettative degli economisti che prevedevano un aumento di poco inferiore.D’altra parte le vendite al dettaglio sono cresciute del 7,4%, al di sotto delle previsioni di un aumento dell’8%. Gli investimenti in immobilizzazioni hanno registrato una crescita del 3% nell’intero anno, superando le aspettative di un aumento del 2,9%, anche se tra i dati più sorprendenti spicca il tasso di disoccupazione (in un Paese dove il lavoro non sembra mancare) che è aumentato inaspettatamente al 5,1% a dicembre.
Questi dati “misti” riflettono la complessità della situazione economica cinese soprattutto nell’anno appena conclusosi. Da un lato la Cina ha dimostrato una notevole ripresa rispetto all’anno precedente, grazie all’uscita (seppur parziale) dalle conseguenze determinate dalla pandemia nel 2022, con una crescita del PIL che ha superato le aspettative. La produzione industriale e gli investimenti sono stati incoraggianti, segnalando una robusta attività economica, mentre sul fronte opposto le vendite al dettaglio al di sotto delle previsioni e l’inaspettato aumento del tasso di disoccupazione indicano che ci sono ancora sfide da affrontare per raggiungere una ripresa sostenibile e stabile.
Gli sforzi del governo cinese per promuovere la domanda interna, l’innovazione tecnologica e una maggiore apertura verso il commercio internazionale sono fattori che stanno contribuendo sempre di più alla crescita economica del Paese, ma sarànecessario monitorare da vicino gli sviluppi futuri per comprendere appieno la direzione in cui si sta muovendo l’economia cinese e valutare le implicazioni a livello globale.
Pietro Broccanello