Tajani in Medio Oriente per sostenere la soluzione di due Stati. Netanyahu parla di vittoria “completa e assoluta”
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è in missione in Medio Oriente per portare avanti la causa di “un percorso che porti alla creazione di uno Stato israeliano libero e sicuro e di uno Stato palestinese”, secondo quanto ha spiegato il ministro ad Avanti Popolo su Rai 3. Il capo della Farnesina ritiene l’opzione dei due Stati che coesistono pacificamente “l’unica strada percorribile”. Una soluzione che tuttavia, in questo momento, non sembra trovare spazio presso il presidente israeliano Benjamin Netanyahu, né tantomeno presso Hamas.
Tra ieri e oggi Tajani visiterà Beirut, Tel Aviv, Gerusalemme e Ramallah nel tentativo di portare avanti gli sforzi per “scongiurare il rischio di un allargamento del conflitto” e “ripristinare al più presto un orizzonte politico verso una soluzione a due Stati”. Per Tajani, “si può passare anche per una fase di transizione con la presenza dell’Onu, anche con la presenza italiana”. Roma partecipa al programma UNIFIL in Libano con circa 1.600 soldati.
Nel frattempo, una nuova tregua sembra lontana. Dopo il rifiuto di Hamas di una pausa di due mesi dai combattimenti in cambio della liberazione degli ostaggi, ieri Netanyahu ha ribadito davanti alla Knesset (il parlamento israeliano), che la guerra “deve finire con l’eliminazione dei nuovi nazisti”. Il presidente israeliano ha parlato della necessità di ottenere una vittoria “completa e assoluto”, affermando che “non ci sarà alcun compromesso sulla promessa del nostro futuro”, secondo quanto riportato dal quotidiano Haaretz.