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    Economia, si rafforza l’alleanza strategica tra Lombardia, Piemonte e Liguria su temi cruciali per i territori

    Economia, si rafforza l’alleanza strategica tra Lombardia, Piemonte e Liguria su temi cruciali per i territori
    Tappa torinese per la “cabina economica del Nord Ovest”. Cinque tavoli tematici settoriali per lavorare su automotive, aerospazio, filiera logistica, industria energetica e microelettronica nell’ottica di definire un programma di sviluppo che preveda azioni condivise a sostegno delle imprese.
    Proseguono le attività volte a rafforzare l’alleanza tra Lombardia, Piemonte e Liguria sui temi strategici per l’economia dei territori. Dopo i precedenti due incontri a Genova e Milano, i tre assessori regionali allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, Andrea Tronzano e Alessio Piana, rispettivamente di Lombardia, Piemonte e Liguria, si sono riuniti a Torino incontrando imprese, università e associazioni di categoria con l’obiettivo di definire un programma di sviluppo che preveda azioni condivise a sostegno delle imprese.
    Automotive, aerospazio, filiera logistica, industria energetica e microelettronica sono i settori attorno ai quali si è orientato il lavoro dei tavoli operativi, uno per ogni singola area, della cosiddetta “cabina economica del Nord Ovest”. Tracciata la strada, i prossimi passi si muoveranno nella direzione di costituire filiere interregionali sui temi di interesse comune in modo da poter dare una spinta allo sviluppo dei territori coinvolti creando nuove opportunità per le aziende.
    Esigenza, questa, emersa in modo particolare nel corso del tavolo tematico dedicato all’aerospazio che ha indicato come prioritario l’obiettivo di creare un ecosistema interregionale mettendo a sistema le competenze, le infrastrutture di ricerca e tecnologiche, le policy e, più in generale, le best practices già in uso nel settore. Si definirebbe così un unico interlocutore in grado di porsi con maggior autorevolezza nei rapporti con soggetti nazionali e comunitari, oltre a rappresentare un elemento di attrattività dei territori, in particolare per trattenere le imprese lungo tutto il loro percorso di crescita. Come proposta operativa il tavolo ha suggerito l’elaborazione di schemi di bandi multi regionali, inizialmente su tematiche circoscritte condivise.
    Sul fronte automotive è stata evidenziata la necessità di contrastare la disaggregazione della componentistica, ragionando nell’ottica di fornire un sistema di competenza e rafforzando le condizioni perché risulti più conveniente produrre in Italia, in primis nel Nord Ovest. Focus poi sulla necessità di ulteriori investimenti sui carburanti rinnovabili e sullo sviluppo di sinergie rafforzate sui Fondi europei, in particolare sul FESR, nella predisposizione di bandi che rispondano ad esigenze condivise dalle filiere interregionali, pur nei rispettivi obiettivi del programma e con vincolo di reciprocità.
    Con uno sguardo al raggiungimento degli obiettivi legati alla transizione energetica verso fonti rinnovabili, il tavolo dedicato ha puntato l’attenzione in particolare su due temi: comunità energetiche ed autoconsumo diffuso da un lato e, dall’altro, la domanda di idrogeno. Sul primo punto le imprese sono in attesa di regole chiare e una corretta comunicazione, informazione e formazione. L’autoconsumo diffuso coinvolge anche le tecnologie e i produttori di tecnologie, nonché la filiera a supporto del mondo della vendita ed installazione, per questo è stata evidenziata la necessità di incentivare il sistema bancario a finanziare il settore. Decisivo anche il supporto delle utilities ai territori per facilitare l’individuazione di aree ed investimenti. Sul secondo punto, il tavolo ha sottolineato l’importanza di un ragionamento sulla domanda di idrogeno e su come integrarlo nei processi produttivi, dal momento che finora si è ragionato soprattutto sull’offerta (come produrlo, quanto costa). Importante anche il tema dell’hard to abate, settore dove è fondamentale l’investimento sulla trasformazione dei processi per la decarbonizzazione.
    Attivare strumenti per incentivazione dello shift modale gomma-ferro (es. Ferrobonus), ulteriori forme di sostegno al trasporto su ferro da parte delle Autorità di Sistema Portuale, possibili sinergie per misure di sostegno alle imprese logistiche comuni alle tre Regioni e la digitalizzazione della filiera logistica a vantaggio degli operatori, sono alcuni dei punti di attenzione emersi dal settore della filiera logistica. Importanti poi le iniziative per promuovere l’internazionalizzazione delle imprese che fanno logistica ed una miglior armonizzazione delle piattaforme digitali, con regia nazionale, anche per privilegiare la loro interoperabilità. Focus, inoltre, sulla formazione degli operatori e sulla possibilità di definire una strategia di filiera condivisa dalle tre Regioni per concentrare e indirizzare meglio le iniziative e le eventuali proposte alle istituzioni nazionali.
    Infine, tema chiave, nel tavolo tematico dedicato alla microelettronica, la necessità di strumenti ad hoc per supportare la formazione di competenze specialistiche, che vedano collaborare insieme mondo della ricerca e imprese. Intesa anche sul rafforzamento di un ecosistema interregionale, a partire da una mappatura di quelli regionali, per definire nuovi strumenti di supporto o mettendo a fattor comune gli strumenti dei fondi strutturali.

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