Mail dipendenti: è arrivato a dicembre il provvedimento del Garante della privacy, che ha fornito tutte le indicazioni ai datori di lavoro pubblici e privati riguardo l’utilizzo e la conservazione dei metadati degli account di posta elettronica aziendali.
L’analisi condotta dal Garante, è partita dalla rilevazione dei casi in cui i sistemi informatici dei fornitori non consentono ai datori di lavoro di disabilitare la raccolta sistematica dei dati, che sostanzialmente generano situazioni di contrasto con la disciplina in materia di protezione dei dati.
Il compito dell’organo è infatti quello di garantire il rispetto delle norme che tutelano la liberà e la dignità dei lavoratori, che potrebbero essere pregiudicate soprattutto dai programmi forniti in modalità cloud, nei quali, nella maggior parte dei casi, i dati sono trattati in maniera generalizzata e sistematica.
Con la stretta, il periodo di conservazione deve esser congruo e dovrà essere fissato a massimo sette giorni, oppure sette giorni più 48 ore, per comprovate esigenze.
E se il datore di lavoro ha bisogno di trattare i metadati per periodi di tempo più estesi, dovrà rispettare le procedure di garanzia previste dallo Statuto dei Lavoratori, in modo da evitare violazioni.
Sarà tenuto, quindi, a far pervenire alle rappresentanze sindacali un apposito accordo o richiedere l’autorizzazione dall’ispettorato del lavoro.