Un’artigiana su due è attiva nella parte a nord di Milano, con una prevalenza nel quadrante nord est, e nella Brianza sud-occidentale. Aumentata del 25% negli ultimi cinque anni la presenza di artigiane straniere.
È il Nord Milano, insieme alla Brianza sud-occidentale, il regno dell’artigianato al femminile. A rivelarlo sono i dati del Registro Imprese, rielaborati da Unione Artigiani, che mostrano al 31/12/2023 una crescita delle imprenditrici artigiane nell’area metropolitana (5.615) e nella provincia di Monza e Brianza (2.778), con un’incidenza della presenza non italiana rispettivamente del 26% (pari a 1.461) del 20% (542). Stabile, invece, il dato riferito ai confini del capoluogo lombardo dove risultano attive poco più di 4mila imprenditrici artigiane, di cui il 40% non italiane.
È nel settore dell’estetica e del benessere che si concentra la maggior parte delle attività artigiane al femminile. Parrucchiere, estetiste, ma anche tatuatrici e piercer oppure operatrici di discipline olistiche, rappresentano infatti il 40% (circa 5mila) delle artigiane dell’intero territorio milanese e brianzolo. Un altro 30% guida micro e piccole imprese di pulizia (quasi 1.700) e sartoria, tra riparazioni e piccole produzioni su misura (poco meno di 1.900). Ma non mancano le più coraggiose che sfidano settori tradizionalmente di appannaggio maschile e si pongono al timone di imprese metalmeccaniche, trasporti ed elettronica.
L’artigianato artistico in rosa con 359 ditte e le imprenditrici del settore tessile con 781 micro e piccole attività sono tra le numericamente più presenti nel capoluogo lombardo, in misura ovviamente inferiore alle oltre 1.400 tra parrucchiere ed estetiste e altri servizi alla persona. 837 sono invece le titolari di imprese di pulizia presenti nella grande provincia milanese. Quasi 1200 le imprenditrici del ramo servizi alla persona attive in Brianza, un dato rilevante non lontano da quello milanese considerato che nella provincia di Monza e Brianza vivono circa 800mila persone rispetto all’1,4 mln di Milano. Sempre nella provincia briantea si registrano 49 imprenditrici del settore legno arredo.
In aumento la presenza di artigiane straniere nell’area metropolitana milanese e nella provincia di Monza e Brianza dove negli ultimi cinque anni si è registrata una crescita del 25%. In testa le asiatiche (37%), seguite dalle europee, in particolare dell’Est, col 29%, che staccano le africane (18%) e le sudamericane col 13%. “La fotografia che abbiamo scattato attraverso la lente del Registro Imprese fa emergere come l’artigianato resti sempre una strada non agevole per le donne, ma che restano libere tantissime aree di mercato, e non solo nei settori tradizionalmente femminili, per coloro che vogliono impegnarsi e dimostrare le loro qualità – commenta Marco Accornero, Segretario Generale di Unione Artigiani -. Certo, ci vuole sempre una certa dose di coraggio che oggi registriamo, lo dicono i dati, in particolar modo tra le imprenditrici straniere. A tutte, indistintamente, garantiamo formazione, assistenza tecnica-legale e tutoraggio in ogni fase della vita dell’impresa, dall’idea al business plan all’export, passando per la sicurezza. la contabilità e la burocrazia”.