Debutta la Consulta dei Responsabili della prevenzione della corruzione dei Comuni metropolitani
L’organismo neocostituito comincia a muovere i primi passi dopo la firma del Protocollo d’intesa, siglato la scorsa settimana in apertura dei lavori della Conferenza metropolitana. Tra i focus evidenziati nel corso dei lavori, la necessità di adeguata formazione sul tema, ma anche appalti, PNRR e nuove frontiere digitali.
Debutto per la Consulta dei Responsabili della prevenzione della corruzione dei Comuni metropolitani. A pochi giorni dalla firma del Protocollo d’intesa, siglato la scorsa settimana in apertura dei lavori della Conferenza metropolitana dal Prefetto Claudio Sgaraglia, dal sindaco metropolitano Beppe Sala e da tutti i sindaci dei Comuni metropolitani intervenuti, l’organismo neocostituito comincia a muovere i primi passi.
Ad aprire l’incontro il Viceprefetto vicario di Milano, Andrea Cantadori, che ha assicurato il pieno supporto della Prefettura ai lavori della Consulta – coordinati dal Segretario generale della Città Metropolitana di Milano, Antonio Sebastiano Purcaro -, cui hanno preso parte numerosi Segretari generali dei Comuni metropolitani che nei rispettivi enti svolgono le funzioni di Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza.
Gli interventi hanno posto l’accento sulla necessità di sviluppare iniziative ed attività di formazione sulla materia, da rivolgere agli stessi responsabili della prevenzione della corruzione, nonché al personale degli enti, ed anche agli amministratori locali. Sono stati inoltre toccati numerosi temi, che verranno prossimamente approfonditi, secondo il calendario in via di definizione. Tra questi, la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata ed assegnati ai Comuni, il tema dell’analisi del contesto esterno la cui conoscenza è utile nella valutazione del rischio e nell’approntamento delle misure necessarie di contrasto, la normativa in tema di antiriciclaggio e di individuazione del titolare effettivi. Focus poi sui protocolli di legalità a corredo dei contratti di appalto, l’esecuzione degli appalti, il PNRR e l’impatto organizzativo sui Comuni, ma anche sull’impatto dell’Intelligenza artificiale nella gestione degli enti locali, il necessario raccordo ed i punti di contatto tra responsabili della prevenzione della corruzione e responsabili della transizione digitale degli stessi enti, oltre al tema dei rapporti con le società e le aziende partecipate.
Tra le finalità della Consulta, anche quella di costituire un valido supporto per gli enti di più ridotte dimensioni che non dispongono di unità organizzative da poter dedicare esclusivamente allo scopo, anche in ragione della specialità della materia e della complessità delle procedure ad esse collegate. Nei prossimi giorni, all’interno del sito istituzionale di Città Metropolitana, sarà resa operativa un’apposita sezione che consentirà di far conoscere all’esterno l’attività dell’organismo, e una piattaforma di lavoro, riservata agli operatori, per favorire la condivisione delle buone pratiche, in una logica sistemica e di progressivo adeguamento degli strumenti programmatori su base territoriale.