Il Centro Nazionale per l’Intelligenza Artificiale sarà a Torino alle OGR
Il Centro Nazionale per l’Intelligenza Artificiale, ufficialmente denominato “Centro italiano di ricerca per l’automotive” (Ai4Industry), ha iniziato ufficialmente la sua attività a Torino, stabilendo la sua sede nelle Officine Grandi Riparazioni (Ogr). Questo progetto, annunciato per la prima volta nel settembre del 2020 dall’allora sindaca di Torino, Chiara Appendino, si concretizza dopo un percorso burocratico che ha incluso l’approvazione del decreto-legge nel 2021 e la recente firma dello statuto da parte del sottosegretario di Stato, Alfredo Mantovano.
Con una dotazione finanziaria di circa 20 milioni di euro all’anno, il centro impiegherà più di 100 ricercatori. Sebbene il focus principale sia rivolto ai settori automobilistico e aerospaziale, le ricerche condotte avranno un ambito di applicazione molto più ampio, data la natura trasversale dell’intelligenza artificiale, che tocca diversi aspetti della vita quotidiana e del tessuto industriale.
Nei prossimi passi la fondazione dovrà nominare il presidente e il direttore, attraverso un bando internazionale, per un mandato triennale. La composizione del comitato scientifico, prevista di 15 membri scelti per la loro alta qualificazione nei campi scientifico, automobilistico e aerospaziale, riflette l’ambizione di garantire l’eccellenza nella ricerca e l’applicazione delle tecnologie di intelligenza artificiale. La creazione di questo centro è vista come un’opportunità significativa per il territorio piemontese e per l’Italia intera, rappresentando un passo avanti verso l’innovazione e lo sviluppo sostenibile, in un momento in cui l’intelligenza artificiale è al centro del dibattito globale sul futuro del lavoro, dell’industria e della società.
Il governo italiano, attraverso i ministeri delle Imprese, della Ricerca e dell’Economia, partecipa alla fondazione, dimostrando l’importanza strategica di questo progetto per l’innovazione e lo sviluppo tecnologico del Paese. Il polo di ricerca non mira solo a colmare il divario tecnologico dell’Italia rispetto ai leader globali nell’intelligenza artificiale, ma ambisce anche a integrare le nuove tecnologie nelle filiere produttive nazionali, con particolare attenzione alle industrie dell’auto e dell’aerospace, profondamente radicate nel territorio piemontese.
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