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    Sognare non costa nulla, in Cattolica la presentazione del nuovo podcast dedicato a giovani e politica

    Sognare non costa nulla, in Cattolica la presentazione del nuovo podcast dedicato a giovani e politica
    Avevamo già anticipato qui su L’Informatore, l’imminente presentazione del nuovo podcast dedicato ai giovani e alla politica. È infatti andato in scena lo scorso lunedì 18 marzo, presso la Sala Maria Immacolata dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, l’evento di lancio dell’ambizioso progetto che ha come l’obiettivo quello di avvicinare i giovani ai temi più caldi della società.
    L’obiettivo è stato subito messo in risalto dal conduttore del podcast, Filippo Lera, giovane laureato in Politiche Europee ed internazionali, che ha specificato che il nuovo podcast intende “Portare il confronto dei principali protagonisti della politica in Università”. Lera ha poi posto l’attenzione su una serie di dati interessanti: “Nell’estate del 2022 è nata la decisione di creare un nuovo modo di far comunicare politica e giovani, partendo da una riflessione: nel 1992 gli astenuti 18-34 erano infatti il 9%; oggi sono il 42%. Siamo partiti dalla tematica e da lì abbiamo scelto un uomo delle istituzioni da intervistare. Giuseppe Conte. E le domande hanno riguardato preminentemente il mondo del lavoro: stage non retribuiti, primi lavori pagati male, ecc. In rete si trovano tante interviste ai politici, ma in realtà non c’è un podcast che li faccia parlare solo di giovani.”
    Da tutto ciò è quindi nata l’idea di radicare quell’esperienza creando un programma ad hoc.
    Grande soddisfazione è stata mostrata anche dalla professoressa Patrizia Castellani, docente di Comunicazione e Leadership politica dell’Unicatt: “Nel 2022 ha vinto l’astensione, chi si era astenuto era prevalentemente poco ancorato ideologicamente, ma c’era una novità: i giovani con buona scolarizzazione non sono andati a votare. Come mai? I temi sono molteplici. Manca ad esempio una rappresentanza per istanze ambientaliste e sul lavoro dei giovani. Bisognerebbe quindi coinvolgere i giovani nel fare politica per chiudere il gap. Un secondo aspetto: come deve avvenire la comunicazione politica per arrivare ai giovani? È difficile trovare di chi fidarsi e poi trovare un linguaggio nuovo che sappia cogliere la nostra attenzione e interesse, senza rendere tutto banale o aggressivo per attirare l’attenzione. Da un lato la politica deve trovare una comunicazione sempre più chiara e trasparente tale da rendere chi ascolta più protagonista, dall’altro va trovato un modo per elaborare in fretta i contenuti di minor valore e sviluppare delle strategie per capire cosa approfondire”.
    Per Maria Lipari, dottoranda in Letteratura tedesca, e conduttrice del podcast: “Il primo step sarà trovare i macrotemi giusti: il lavoro, il caro affitti, la salute mentale. E poi con chi dialogare”. La conduttrice ha inoltre voluto precisare che il filo conduttore rimarrà il mondo dei giovani, come oggetto e come soggetto della comunicazione. “È molto semplice criticare e lamentarci – ha proseguito Lipari – però lamentarci porta a conformarci all’ordinario. Noi puntiamo allo straordinario, così da far riacquisire alla politica la dimensione di intermediazione. Noi crediamo che si possa fare qualcosa di straordinario”.
    Alessandro Galli, regista della trasmissione ha voluto precisare: “In queste puntate c’è stata competenza, coscienza dell’argomento e un diverso approccio di Filippo e Maria. È stata una bella sensazione lavorare insieme a due ragazzi che sanno di cosa parlano e sanno qual è il punto di arrivo attraverso quali domande. Non è stato un esperimento semplice, ma la complessità ha dato valore e lo darà al prodotto.”.
    Ora non resta che attendere i primi dialoghi.
    Andrea Valsecchi

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