L’Italia sorride con 523mila nuovi posti di lavoro
Nel corso del 2023, il mercato del lavoro italiano ha evidenziato un incremento notevole, con un aumento netto di 523.000 occupazioni, a conferma di un trend positivo nel settore privato. Secondo le ultime analisi condotte dall’Inps e pubblicate nell’Osservatorio sul precariato, si è assistito a un rafforzamento dell’impiego a tempo indeterminato, che solo rispetto al 2019 ha visto un accrescimento di oltre 1,1 milioni di posti. Tale espansione sottolinea un consolidamento del lavoro stabile, contribuendo significativamente alla crescita occupazionale totale.
Il bilancio annuale ha rivelato che, nonostante una lieve contrazione nelle tipologie contrattuali più flessibili quali somministrazione, apprendistato e contratti a termine, ci sono stati incrementi in altre aree, come il lavoro intermittente e i contratti stagionali, dimostrando una variegata dinamica del mercato del lavoro. Il saldo annuale positivo riflette una predominanza dei contratti a tempo indeterminato nel sostegno alla crescita occupazionale, con un incremento di 396.000 unità, a fronte di un aumento complessivo di 127.000 unità per le altre forme contrattuali.
L’analisi dettagliata evidenzia anche una riduzione dei licenziamenti economici, che conferma un contesto di maggiore stabilità lavorativa e una resilienza del mercato del lavoro italiano post-pandemia. In particolare, il Nord Italia si distingue per aver trainato questa crescita con una maggioranza di contratti a tempo indeterminato, consolidando la propria posizione come motore dell’occupazione stabile nel paese.
In sintesi, il 2023 si è chiuso con un bilancio positivamente sorprendente per il mercato del lavoro, segnando non solo una ripresa rispetto ai livelli pre-pandemici ma anche una preferenza rinnovata per il lavoro stabile, come dimostrato dall’impressionante crescita dei contratti a tempo indeterminato.
Foto di Kemal Kozbaev su Unsplash