I Distretti del Cibo in Piemonte, istituiti tra il 2022 e il 2024, sono diventati essenziali per stimolare il turismo e favorire la transizione ecologica nella regione. Attraverso la creazione di questi nove distretti, la regione ha perseguito l’obiettivo di rafforzare l’economia locale, preservando al contempo le tradizioni e promuovendo la sostenibilità ambientale. La strategia ha dato i suoi frutti, con un incremento significativo dell’attrattiva turistica, testimoniato da un aumento del 9% degli arrivi turistici nel 2023.
Oltre a potenziare il turismo, i Distretti del Cibo hanno sottolineato l’importanza dell’innovazione e della sostenibilità nel settore agroalimentare. Hanno promosso pratiche di produzione responsabili, come l’agricoltura biologica e le certificazioni di qualità, e si sono concentrati sull’adattamento ai cambiamenti climatici. Queste iniziative dimostrano come i distretti stiano lavorando per unire le necessità economiche con le esigenze ecologiche, esemplificato dal Distretto Chierese-Carmagnolese, che integra turismo, cultura e agricoltura sostenibile.
Il sostegno della Regione Piemonte a questi distretti è poi un chiaro segno dell’impegno verso un modello di sviluppo che bilancia crescita economica e responsabilità ambientale. Questa strategia regionale non solo tutela il ricco patrimonio culturale e naturale del Piemonte ma pone anche le basi per un futuro sostenibile, in cui il turismo e l’agricoltura possono coesistere armoniosamente, promuovendo uno stile di vita che rispetta e valorizza l’ambiente e le tradizioni locali.