Joe Biden e Benjamin Netanyahu sono ai ferri corti e la situazione non sta migliorando. In un’intervista rilasciata a Univision pochi giorni dopo l’uccisione da parte delle forze israeliane degli operatori umanitari della World Central Kitchen a Gaza, il presidente americano ha dichiarato che l’approccio del suo collega israeliano al conflitto contro Hamas è sbagliato. “Penso che quello che sta facendo sia un errore. Non sono d’accordo con il suo approccio”, ha sottolineato Biden, che è tornato a chiedere un cessate il fuoco “consentendo per le prossime sei, otto settimane che tutto il cibo e le medicine entrino nel Paese. Ho parlato con tutti, dai sauditi ai giordani agli egiziani. Sono pronti a trasferire questo cibo”, aggiungendo che “non ci sono scuse per non provvedere alle esigenze mediche e alimentari di quelle persone. Dovrebbe essere fatto adesso”.
Il primo ministro inglese, Rishi Sunak, ha invitato Netanyahu a “fare di più” per alleviare le sofferenze della popolazione di Gaza mentre Tel Aviv ha fatto sapere che negli ultimi tre giorni lo Stato Ebraico ha fatto entrare a Gaza oltre 1.200 camion con aiuti umanitari. Nel frattempo, si scalda il fronte iraniano. Ieri la guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, è tornata ad attaccare Israele: “Il malvagio regime di Israele, che ha commesso un errore attaccando i locali del consolato iraniano a Damasco, sarà sicuramente punito” ha spiegato Khamenei durante la preghiera dell’Eid al-Fitr che segna la fine del Ramadan, “poiché le sedi diplomatiche di Paesi di tutto il mondo sono considerate territorio di quei Paesi e l’attacco israeliano è stato in realtà un attacco contro il territorio iraniano”. Teheran ha ricevuto subito una risposta tramite il ministro degli esteri israeliano, Israel Katz, che su X ha scritto che “se l’Iran attacca dal suo territorio, Israele reagirà e attaccherà in Iran”.