L’agenzia di rating newyorkese Moody’s ha recentemente rivisto al rialzo il rating del Piemonte, portandolo da Ba1, un livello considerato “Non-Investment Grade”, a Baa3, che rappresenta il primo gradino dell'”Investment Grade”. Questa valutazione non solo migliora la percezione del Piemonte come destinazione di investimenti ma segna anche un momento significativo, poiché è la prima volta dal 2015 che la regione ottiene un simile riconoscimento.
Durante l’inaugurazione della Casa del Made in Italy a Torino, il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha annunciato l’aumento del rating, sottolineando come tale avanzamento rifletta gli sforzi compiuti per migliorare l’affidabilità e l’efficienza finanziaria della Regione. Pochi mesi fa, Moody’s aveva già promosso il Piemonte, unica regione in Italia a ricevere tale miglioramento, elevando il suo rating da Ba2 a Ba1. Cirio ha enfatizzato che la nuova valutazione riconosce il “grande lavoro di questi anni”, durante i quali il debito regionale è stato ridotto di 2,3 miliardi di euro, un dato confermato dalla Corte dei Conti. Il debito regionale, che nel 2022 ammontava a 5 miliardi e 342 milioni di euro, aveva mostrato un calo di 238 milioni rispetto all’anno precedente.
Oltre agli aspetti finanziari, il Piemonte si distingue anche per la sua posizione strategica nei corridoi logistici europei di Lisbona-Kiev e Genova-Rotterdam, aumentando ulteriormente il suo appeal per gli investitori. L’assessore regionale al Bilancio, Andrea Tronzano, ha descritto il passaggio a Baa3 come un traguardo significativo, frutto di un lavoro sinergico che ha migliorato l’utilizzo delle risorse e ridotto il debito. Ha anche menzionato il riconoscimento da parte del Financial Times, che considera il Piemonte una regione ideale per gli investimenti, e si è espresso positivamente riguardo alla futura competitività e attrattività della regione.
