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    Verso un’Italia cashless: innovazione digitale, resistenze culturali e impatto ambientale

    Nel 2024, il panorama finanziario italiano ha mostrato una chiara tendenza verso l’adozione dei pagamenti digitali, sostenuta in particolare dalla Generazione Z, che evidenzia una forte preferenza per le transazioni cashless. Nonostante ciò, il contante trova ancora larga diffusione, specialmente tra la popolazione over-60 e nelle regioni meridionali, come sottolineato nel comunicato stampa del Forum Finale della Community Cashless Society. Questa polarizzazione riflette una dinamica di cambiamento che varia notevolmente a seconda dell’età e della geografia, evidenziando la resistenza culturale che ancora persiste verso i pagamenti digitali in certe aree del Paese.

    L’analisi demografica rivela che i giovani tra i 18 e i 24 anni sono i più attivi nell’utilizzo dei pagamenti digitali, con una frequenza del 63,4% nel corso dell’anno. Nonostante la crescente fiducia nei pagamenti digitali, la percezione della loro sicurezza rimane equiparabile a quella del contante. La paura di frodi rappresenta un significativo deterrente all’adozione del cashless per il 40% degli italiani, indicando che la transizione verso una società senza contante deve ancora superare alcune barriere culturali e psicologiche significative nel contesto italiano.

    La ricerca, frutto di un’analisi condotta su un campione di 1.000 cittadini e presentata a Cernobbio, mostra un trend di consolidamento del cashless iniziato nel 2020. Più del 70% degli intervistati per il terzo anno consecutivo esprime l’intenzione di aumentare l’uso dei pagamenti senza contante, segnalando un’adozione di massa in Italia. Inoltre, l’interesse per le soluzioni di pagamento innovativo, come i digital wallet e le transazioni P2P, è aumentato significativamente, quintuplicando la propria quota dal 2% al 10,7% negli ultimi cinque anni. Questa tendenza riflette una maggiore inclinazione di tre italiani su cinque verso il cashless, principalmente per la sua rapidità e comodità.

    Le aziende italiane mostrano un’alta percezione della propria maturità digitale, con quasi la metà che si autodefinisce a un livello medio-alto o alto. Tuttavia, la digitalizzazione rimane focalizzata principalmente sulla gestione di clienti e fornitori, lasciando inesplorato il potenziale di digitalizzazione in ambiti più strategici come la profilazione dei clienti e il digital marketing. La necessità di una visione più strategica emerge come cruciale per realizzare una transizione efficace verso un sistema economico più digitale e sostenibile.

    Uno degli aspetti meno noti ma significativi del passaggio al digitale è il suo impatto ambientale positivo. La riduzione delle emissioni di CO2 legate ai pagamenti in contante rappresenta un beneficio tangibile del cashless, che non solo semplifica le transazioni ma contribuisce anche alla sostenibilità. Inoltre, l’edizione 2023/2024 del rapporto propone misure concrete per accelerare l’adozione dei pagamenti digitali, tra cui incentivi fiscali per le aziende e per i cittadini, e soluzioni per combattere il riciclaggio di denaro. Tali iniziative mirano a creare un ambiente normativo e commerciale favorevole al cashless, sostenendo così una transizione più rapida verso un sistema economico moderno e efficiente.

     

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