La situazione sul campo di battaglia è complicata per l’Ucraina ma il Cremlino non sembra soddisfatto. I recenti villaggi conquistati dalle forze russe non sembrano soddisfare le esigenze di Vladimir Putin che ha deciso con una mossa a sorpresa di sostituire il ministro alla Difesa, Sergei Shoigu, con Andrei Belousov, 65 anni di età, già consigliere economico di Putin ed ex vice primo ministro. Shoigu è stato il responsabile della difesa dal 2012 e Putin ha deciso di spostarlo a capo del Consiglio di sicurezza russo: sostituirà Nikolai Platonovich in qualità di segretario del potente organo. Un reimpasto di governo che ha sorpreso gli osservatori.
Secondo alcuni esperti, l’autocrate russo ha voluto mettere uno specialista dei conti e delle finanze a capo di un ministero che ha visto incrementare notevolmente il suo budget da quando è cominciata l’invasione dell’Ucraina, con l’obiettivo di preparare l’intero Paese a una lunga guerra che richiede la mobilitazione dell’intera economia. Lo scopo ultimo è raggiungere una maggiore efficienza nell’indirizzamento di risorse secondo le esigenze di guerra. La spesa statale che riguarda la Difesa e la sicurezza sta raggiungendo il 6,7% del Pil russo, un livello sempre più prossimo a quello raggiunto dall’Unione Sovietica all’apice dello scontro con gli Stati Uniti negli anni 80′. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riportato dall’agenzia Interfax.
Insomma, l’impressione è che Putin si stia preparando a una guerra lunga. I russi hanno aumentato recentemente lo sforzo offensivo verso Kharkiv, nel nord-est, e anche lo Stato Maggiore dell’esercito ucraino ha riconosciuto che “il nemico sta ottenendo in questo momento successi tattici”. Oltre 5.700 civili della regione di Kharkiv sono stati evacuati a causa dei combattimenti che in questi giorni si stanno concentrando attorno al villaggio di Vovchansk, a pochissimi chilometri dal confine russo. Tutta la zona è soggetta a intensi bombardamenti e ripetuti assalti. Secondo le autorità militari ucraine, l’esercito russo “non conta le proprie perdite”. Sempre secondo quanto riferito da Kiev, i russi avrebbero subito 1.740 perdite nella giornata del 12 maggio per un totale di 484.030 soldati dall’inizio della guerra.
Gli ucraini, tuttavia, non sono solo sulla difensiva. Kiev ha dichiarato di aver colpito alcune infrastrutture nelle regioni di Belgorod e Liptesk, nella parte occidentale della Russia, vicino al confine. Secondo quanto riferito da una fonte della difesa ucraina all’AFP, sarebbero stato colppito un terminale petrolifero vicino alla città di Stari Oskol e una sottostazione elettrica. L’operazione è stata condotta dai servizi speciali ucraini con il ricorso a droni d’attacco.