Anna Maria Poggi è stata nominata all’unanimità dai 22 consiglieri del Consiglio di Indirizzo come nuova presidente. Fondazione CRT, di origine bancaria, è la terza in Italia per patrimonio, stimato a 3,6 miliardi, che negli anni ha erogato finanziamenti per arte, ricerca, formazione, welfare, ambiente e innovazione per un totale di oltre 42.000 progetti.
Poggi, classe 1959, docente di Diritto Costituzionale all’Università di Torino, già membro del Comitato di gestione della Compagnia di San Paolo, vicina a Comunione e Liberazione e in buonissimi rapporti con il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, sembra avere le carte in regola per il ruolo di presidente.
La nomina verrà deliberata il 21 maggio dal Consiglio di Indirizzo, andando a sostituire il dimissionario Fabrizio Palenzona.
Nonostante la fondazione non abbia smesso di operare, dopo il terremoto seguito alle dimissioni di Palenzona dello scorso 23 aprile e le accuse, rivolte da quest’ultimo, di “patto occulto” all’interno del vecchio Consiglio di Indirizzo per l’elezione di quello nuovo, Palenzona ha inviato tutto al Mef, così come l’ex consigliere Corrado Bonadeo, accusato di aver orchestrato il tutto.
Acquisita la documentazione, il Tesoro, quale organo di vigilanza, potrebbe optare per il commissariamento (con l’azzeramento di cda e consiglio di indirizzo), potrebbe spingere alle dimissioni il solo cda oppure potrebbe decidere di non fare nulla. Tuttavia, le possibilità di commissariamento, scrive la Repubblica, sarebbero inferiori al 10%.
L’unanimità su Poggi, personalità che gode di ampio consenso politico dal centrodestra che guida la Regione Piemonte con Alberto Cirio al centrosinistra con il sindaco di Torino, potrebbe infatti portare un po’ di pace all’interno della Fondazione, dove per la prima volta, sarà una donna a ricoprire il ruolo di presidente.
Emma Delfrate