Sembrava che il Mes dovesse essere applicato senza condizionalità, ma nella bozza che sta circolando è spuntato fuori un passaggio su “monitoraggio e sorveglianza” da parte delle istituzioni europee.
Si avvicina la data di approvazione di quello che viene chiamato in gergo “Mes sanitario”, cioè lo stanziamento di risorse a livello europeo finalizzate unicamente a supportare la sanità dei singoli paesi, per far fronte alla pandemia scoppiata con la diffusione del covid-19. Dopo settimane di incontri prolungatisi fino a notte tarda, i vertici dell’Eurogruppo sembravano aver raggiunto un accordo su un punto che in origine è stato fonte di discordia: l’attivazione del Mes avverrà senza condizionalità, data la situazione straordinaria. Eppure, ora che la bozza di contratto è arrivata agli Stati Membri, si è tornato a parlare di “sorveglianza rafforzata”.
L’accordo trovato a livello europeo prevede un totale di 240 miliardi di euro e all’Italia, qualora decidesse di accedervi, spetterebbero 36 miliardi. È stata scritta la bozza di contratto e proprio in questi giorni dovrebbero cominciare le trattative sul testo che dureranno fino alla prossima riunione dell’Eurogruppo, l’8 maggio, quando i ministri delle Finanze dovranno dare il consenso finale.
I termini di rimborso del prestito sono ancora oggetto di discussione: si parla di un arco temporale di dieci anni, anche se il fronte mediterraneo cercherà di raddoppiare e puntare sui vent’anni. Ciononostante, il governo italiano ritiene che si siano fatti positivi passi in avanti rispetto all’iniziale reticenza dei paesi del nord. Il nuovo “Pandemic Crisis Support” del Mes, infatti, non prevede la tanto discusse condizionalità di accesso. L’unico vincolo è l’obbligo di destinare tali risorse alle sanità nazionali. Tali soldi dovranno essere spesi entro un anno dal prestito che potrà arrivare fino al 2% del Pil del 2019.
Tuttavia, in uno degli ultimi passaggi della bozza, viene sottolineato che “la Commissione europea chiarirà monitoraggio e sorveglianza in accordo con le regole del Two Pack”. Una misura che è obbligatoria secondo il Trattato del Meccanismo Europeo, ma che rischia di richiamare gli infausti giorni di sorveglianza della Troika sulla Grecia, con l’imposizione successiva di un austero programma di aggiustamento delle finanze. Nei prossimi giorni dunque si attende quale tipo di interpretazione verrà data a tale passaggio.
Simone Fausti