Non solo le elezioni europee: la campagna di disinformazione russa sta prendendo di mira anche le prossime Olimpiadi. In questi mesi di campagna elettorale nel Vecchio Continente, il portale Voice of Europe è stato accusato di essere uno degli strumenti di propaganda del Cremlino. Finanziato dall’oligarca ucraino filo-putiniano, Viktor Medvedchuk, Voice of Europe rischia di finire nella lista degli enti sanzionati da Bruxelles, come Russia Today. Nel frattempo, attraverso questo portale, agenti russi avrebbero “avvicinato” alcuni europarlamentari al fine di diffondere la propaganda russa, come affermato dal premier belga Alexander De Croo, ripreso dal Foglio.
Ma l’evento estivo di rilevanza globale sono le Olimpiadi di Parigi, al via il prossimo 26 luglio. A causa dell’invasione dell’Ucraina, la Russia è stata esclusa dai Giochi (anche se un piccolo gruppo di atleti russi potrà partecipare masenza bandiera), motivo per cui l’evento sportivo è finito nel mirino della disinformazione russa da parecchio tempo. Secondo un rapporto di Microsoft, un gruppo di hacker denominati Storm-1679 e Storm-1099 affiliati a Mosca sono all’opera già da un anno, con l’obiettivo di denigrare la reputazione del Comitato Olimpico Internazionale, del presidente Emmanuel Macron. L’obiettivo generale è creare l’aspettativa che durante l’evento scoppierà la violenza nella capitale francese. Il MTAC (Microsoft Threat Analysis Center) ha osservato una commistione di vecchia tattiche di disinformazione e nuove tecniche che ricorrono all’intelligenza artificiale.
Il caso più eclatante è un falso video di Tom Cruise apparso nel 2023 su Telegram intitolato “Olympics Has Fallen” dove la voce dell’attore americano è stata generata dell’IA. Un altro falso video dichiarava che circa un quarto dei biglietti erano stati restituiti per timori di attacchi terrorisitici, mentre lo scorso novembre Storm-1679 ha pubblicato alcune immagini che sembravano mostrare alcuni graffiti a Parigi che minacciavano atti violenti contro gli israeliani che fossero venuti a vedere le Olimpiadi. Graffiti che, secondo Microsoft, è difficile che siano stati effettivamente prodotti sui muri: sarebbero stati generati in maniera digitale. Gli hacker filo-russi hanno diffuso anche alcuni falsi comunicati stampa in formato video che sembravano provenire dalla Cia e dalla DGSI (l’agenzia di intelligence interna dello Stato francese), nei quali si invitava a stare lontani dalle Olimpiadi parigine a causa di rischi di attacchi terroristici.