Ieri l’Unione Europea ha avviato ufficialmente i colloqui di adesione con l’Ucraina, un processo lungo e complesso che tuttavia segna una svolta per le prospettive del popolo ucraino. Bruxelles passerà al vaglio le leggi ucraine e Kiev probabilmente dovrà attuare ulteriori riforme, oltre a quelle già messe in atto, per raggiungere un livello adeguato agli standard dell’Ue. Ciononostante, a 850 giorni dall’inizio dell’invasione russa, Kiev è un passo più vicino all’Europa.
Tra i 27 Paesi membri dell’Unione Europea, il più reticente verso il percoso europeo dell’Ucraina è l’Ungheria guidata da Viktor Orbàn. “L’Ungheria non è d’accordo con il processo, ma non lo blocchiamo e sosteniamo l’avvio dei negoziati” ha dichiarato il primo ministro ungherese che evita la strategia dell’opposizione a tutti i costi ma mette comunque le mani avanti. “Dobbiamo prima scoprire quali saranno le conseguenze dell’accettare un Paese in guerra i cui confini non sono definiti nella pratica, di un Paese enorme per l’agricoltura europea” ha sottolineato Orbàn, aggiungendo che l’Ue sta avviando “negoziati senza chiarezza su questi temi, il che non è positivo”. Per Orbàn, si tratta di “un processo puramente motivato politicamente”.
Nell’incontro di questa settimana con la premier Meloni, Orbàn ha protestato per una sorta di disparità di trattamento che, a suo avviso, penalizza altri Paesi. “Ho detto al premier italiano che è da vergognarsi che i Paesi dei Balcani occidentali che si sono presentati per aderire all’Unione europea aspettano da 15 anni e due mesi” ha dichiarato il premier ungherese durante una conferenza stampa congiunta a Palazzo Chigi. “Penso che questo sia inaccettabile diciamo o si o no ma non facciamo questo con loro”, ha ribadito Orbàn. Nel frattempo, il presidente Ucraino Volodymyr Zelensky ha approvato la composizione della delegazione ucraina che si occuperà di portare avanti i negoziati per l’adesione: una squadra di 35 persone guidata da Olha Stefanishyna, vice primo ministro per l’integrazione europea ed euro-atlantica. Sarà presente anche Andriy Yermak, capo dell’Ufficio del Presidente dell’Ucraina.