I capi di Stato e di governo, prima dell’incontro decisivo in programma per il 27 e il 28 giugno, sono arrivati a un accordo per le nomine dei vertici Ue.
Scelta all’insegna della continuità per la maggioranza rossoazzurra, con un bis di Ursula von der Leyen alla Commissione Eu. Alla premier estone Kaja Kallas sarà riservato il posto di Alto Rappresentante per la politica estera dell’Ue e all’ex premier portoghese António Costa il ruolo di presidente del Consiglio Europeo.
Secondo Bloomberg, “all’Italia verrà offerta la possibilità di ricoprire un ruolo di alto livello nella prossima Commissione europea” in cambio del sostegno all’accordo sui nuovi vertici Ue. I leader dei Popolari, Socialisti e Liberali si dicono favorevoli a sostenere che un candidato individuato dall’Italia possa ricoprire il ruolo di vicepresidente esecutivo nella prossima Commissione europea.
Inoltre, sempre riguardo all’Italia, von der Leyen negozierà direttamente con la premier Giorgia Meloni per decidere quale sarà il portafoglio riservato al nostro paese nella prossima Commissione europea.
L’ultimo passo per assicurarsi il bis sarà il voto del 18 luglio all’Eurocamera, dove la presidente avrà bisogno della maggioranza assoluta: 361 su 720. Nulla è però scontato: c’è chi, tra i socialisti e i liberali, ha già chiarito che il sostegno dipenderà dal programma che la von der Leyen proporrà. Se l’asse Ppe-S&D-Renew dovesse tenere, conterebbe in tutto 399 deputati.
La presidente della Commissione dovrà continuare ad intrattenere dialoghi per assicurarsi ulteriori voti, tra cui i Verdi e il possibile sostegno di Fratelli d’Italia in vista della plenaria di luglio. Quest’ultimo punto dipenderà dagli esiti del negoziato tra la premier e la von der Leyen.
Il tema delle nomine però non è l’unica priorità. Dal vertice dovrà emergere “un messaggio chiaro su temi per noi cruciali come la competitività dell’economia europea, la difesa, la migrazione e l’Agenda strategica oltre, ovviamente, ai temi di politica estera come l’Ucraina ed il Medio Oriente sui quali si sono registrati molti progressi grazie al recente Vertice del G7 presieduto dal presidente Meloni”, afferma il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto.
Emma Delfrate