Dopo che il Governo non ha incassato tutta la quota di tasse prevista a fine maggio con la rottamazione quater, ora è al vaglio la possibilità di definire una nuova sanatoria.
La rottamazione quater prevede di recuperare i debiti contratti dal 2000 al 2022 per il mancato pagamento delle tasse, ma cancellando sanzioni e interessi.
La rottamazione riguarda tutti i carichi contenuti in cartelle non ancora notificate; quelli interessati da provvedimenti di rateizzazione o di sospensione; quelli già oggetto di una precedente misura agevolativa (la Rottamazione e/o saldo e stralcio), anche se venuta meno per il mancato, tardivo, insufficiente versamento di una delle rate. Mentre sono escluse le somme dovute per il recupero degli aiuti di Stato; crediti derivanti da pronunce di condotta della Corte dei conti; multe, ammende e sanzioni per provvedimenti o sentenze passate in giudicato.
La norma prevede il versamento di un’unica rata (senza interessi) oppure un versamento dilazionato di 18 rate. Di queste 18 rate, una scadenza era fissata per il 31 maggio, saltata da diversi contribuenti. A differenza del versamento unico, la scelta di avvalersi delle rate prevedeva per le prime due (31 ottobre e 30 novembre 2023) il pagamento del 10% della somme dovute a titolo di definizione agevolata, mentre per le successive l’applicazione di un tasso di interesse pari al 2%, a partire dal 1° novembre 2023.
Sui 300 milioni previsti, ne sono stati incassati circa 200 milioni, con un buco di 100 milioni. Il mancato pagamento di una rata, pagamento eseguito oltre il termine ultimo o nel caso in cui l’ammontare del pagamento sia inferiore rispetto a quanto previsto, decade la possibilità di beneficiare dell’agevolazione. Per questo motivo, è allo studio una nuova ipotesi di sanatoria. I contribuenti stessi, che non avevano in precedenza aderito alla rottamazione quater, sperano in una possibilità ulteriore per recuperare il pagamento dei debiti senza ulteriori aggravi.
In particolare, si ipotizza una proroga per chi non ha pagato e una nuova finestra per chi non aveva aderito in precedenza, nonostante fosse stata già data la possibilità a marzo. L’obiettivo principale è quello di recuperare il maggior numero di tasse.
Intanto, il prossimo appuntamento con il fisco è atteso per il 31 luglio.
Emma Delfrate