Il 1 luglio a Milano è stata inaugurata la sezione italiana del Tribunale unificato dei brevetti (Tub), un evento di rilevante importanza giuridica e economica. La cerimonia si è svolta nell’Aula Magna del Palazzo di Giustizia di Milano, alla presenza di figure chiave come i ministri della Giustizia, Carlo Nordio, e degli Esteri, Antonio Tajani. La decisione di stabilire una sede a Milano, originariamente situata a Londra, è stata influenzata dall’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Questa nuova sezione, situata in via San Barnaba 50, si affianca alle sedi di Parigi e Monaco di Baviera, consolidando la struttura del Tub, con un focus specifico sulle “Human Necessities” come medicina, abbigliamento e agroalimentare.
La nuova sezione del Tub a Milano non solo rafforza la rete giuridica europea nel campo dei brevetti, ma si prevede anche un significativo impatto economico. Si stima che l’indotto generato possa raggiungere i 350 milioni di euro, a dimostrazione dell’importanza strategica di questa istituzione per l’industria e l’innovazione. La sede milanese gestirà il 20% delle domande di brevetti europei depositate negli ultimi cinque anni e il 26% dei contenziosi. Tali dati evidenziano il ruolo cruciale della sezione italiana nel trattare una vasta gamma di questioni legate ai brevetti nelle industrie vitali, dalle tecnologie mediche all’alimentazione.
L’inaugurazione ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti istituzionali, tra cui il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessora allo Sviluppo Economico di Milano, Alessia Cappello. Questi rappresentanti hanno sottolineato l’importanza della collaborazione tra i vari livelli di governo per supportare la protezione della proprietà intellettuale. L’apertura della sezione milanese del Tub è vista come un passo avanti nel sostegno alle imprese italiane e nel rafforzamento del Made in Italy nel contesto globale. Inoltre, si prevede che questa nuova istituzione attrarrà professionisti del settore legale, stimolando ulteriormente l’economia locale e consolidando il ruolo dell’Italia nel panorama giuridico dei brevetti europei.