In settimana, dopo aver ricevuto l’ok dalla Camera, il testo dovrebbe essere
approvato in Senato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento,
promosso dal Ministro Salvini e che doveva riguardare solamente piccole
difformità edilizie, ha subito una revisione da parte del Parlamento che ne
ha esteso l’applicazione.
Ecco cosa prevede.
Tra le novità più significative c’è la regolarizzazione delle opere in variante
realizzate prima del 1977: dopo l’approvazione del provvedimento basterà
che un professionista certifichi la data dell’intervento e successivamente
pagare la sanzione.
Le tolleranze costruttive sono state riviste dalla Commissione ambiente.
Per le unità immobiliari inferiori ai 60 metri quadrati la tolleranza viene
portata al 6%. Questa soglia di tolleranza si applica anche ai
miniappartamenti, la cui altezza minima dell’immobile scende da 2,70 a
2,40 metri, la metratura del monolocale da 28 a 20 metri quadrati, mentre
quella del bilocale da 38 a 28 metri quadrati. La salubrità dell’ambiente
deve però essere dimostrata attraverso la presentazione di un progetto che
la certifichi.
Restano immutate le altre tolleranze per gli interventi realizzati entro il 24
maggio, giorno dell’entrata in vigore del provvedimento:
2% delle misure previste dal titolo abilitativo per le unità oltre i 500 metri
quadrati;
3% per le unità tra i 300 e i 500 metri quadrati;
4% per le unità tra i 100 e i 300 metri quadrati;
5% per le unità tra i 60 e i 100 metri quadrati.
Collegato alle tolleranze restrittive, è stata introdotta una procedura più
rapida anche per chi abbia ottenuto in Comune l’abitabilità senza ricevere
contestazioni, in cui farà fede la regola delle tolleranze costruttive.
Per gli interventi realizzati prima del 24 maggio, il testo ammette alcune
difformità come il minore dimensionamento dell’edificio, la mancata
realizzazione di elementi architettonici non strutturali, le irregolarità
esecutive di muri esterni ed interni, la diversa ubicazione delle aperture
interne, l’esecuzione difforme di opere rientranti nella nozione di
manutenzione ordinaria, gli errori progettuali corretti in cantiere e gli errori
materiali di rappresentazione progettuale delle opere.
Sarà possibile sanare, tramite la doppia conformità semplificata, gli
aumenti di cubatura, provando il rispetto delle norme edilizie e urbanistiche
quando l’opera è stata realizzata.
È previsto un alleggerimento delle sanzioni e, per il rilascio dello stato
legittimo, l’amministratore dovrà ora aver verificato le legittimità pregresse.
Il testo ha inoltre chiarito le opere rientranti negli interventi di edilizia libera.
Le modifiche senza permessi sono consentite in logge rientranti all’interno
di edifici e porticati a patto che non chiudano spazi di uso pubblico.
Nell’edilizia libera rientrano anche le opere di protezione da agenti
atmosferici, come le tende da sole e le pergole bioclimatiche.
Salta invece la norma “Salva-Milano” che avrebbe dovuto interessare
alcuni edifici milanesi costruiti senza rispettare la normativa vigente.
Emma Delfrate