La guerra a Gaza è molto più divisiva in Occidente rispetto a quella in Ucraina e le reazioni di alcuni parlamentari statunitensi al discorso di Banjamin Netanyahu al Congresso Usa lo confermano. Il primo ministro israeliano si è rivolto ai legislatori americani definendo la guerra contro Hamas non “uno scontro di civiltà”, bensì uno scontro “tra barbarie e civilizzazione, tra coloro che glorificano la morte e coloro che glorificano la vita”, aggiungendo che “per far trionfare le forze della civiltà, Usa e Israele devono stare insieme”. Il discorso tenuto a oltre 9 mesi dal massacro del 7 ottobre: parecchi ostaggi israeliani sono ancora in mano ad Hamas, mentre milioni di civili palestinesi hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni nella Striscia di Gaza e migliaia di loro sono periti sotto le bombe di Israele.
Pesi massimi del Congresso come Bernie Sanders e Nancy Pelosi non hanno fatto sconti al premier israliano, definito “un criminale di guerra e un bugiardo” dal primo e “il peggiore tra tutti i dignitari stranieri invitati e onorati del privilegio di parlare al Congresso degli Stati Uniti” dalla seconda. Sanders ha criticato Netanyahu “perché il suo governo estremista continua a bloccare gli aiuti”, mentre Pelosi ha ricordato che molti americani amano Israele e che le famiglie degli ostaggi “chiedono un accordo di cessate il fuoco che riporti a casa gli ostaggi. Speriamo che il primo ministro dedichi il suo tempo a raggiungere questo obiettivo”. In maniera astuta, Kamala Harris ha evitato di partecipare al discorso a causa di un precedente impegno.
Mentre Netanyahu parlava, la deputata Dem Rashida Tlaib, di religione islamica, ha tenuto in mano un cartello con scritto “criminale di guerra” e “colpevole di genocidio”. Il primo ministro israeliano ha affermato che “chi protesta contro Israele sta dalla parte degli assassini di Hamas”. Commentando le proteste contro la sua visita fuori dal Congresso, ha dichiarato: “Siete diventati gli utili idioti dell’Iran”.