L’Assegno Unico Universale (AUU) continua a rappresentare uno degli strumenti chiave a supporto delle famiglie italiane, con una crescita costante sia in termini di destinatari che di risorse erogate. Secondo i dati più recenti forniti dall’Osservatorio Statistico dell’Inps, nei primi sette mesi del 2024 sono stati distribuiti complessivamente 11,5 miliardi di euro, beneficiando circa 6,2 milioni di nuclei familiari e coprendo quasi 9,9 milioni di figli. Questi numeri confermano l’importanza del sussidio nell’economia familiare, particolarmente per i nuclei con basso reddito.
L’erogazione di 11,5 miliardi di euro nel periodo tra gennaio e luglio 2024 si somma ai 18,2 miliardi stanziati per l’intero 2023 e ai 13,2 miliardi del 2022. Questo denota una progressiva espansione delle risorse dedicate all’assegno, segno della crescente rilevanza del supporto economico fornito dallo Stato. In particolare, sono stati 6.219.848 i nuclei familiari a beneficiare dell’AUU nei primi sette mesi del 2024, con un totale di 9.854.566 figli coinvolti.
Nel mese di luglio 2024, l’importo medio per figlio è stato di 171 euro, una cifra che tiene conto delle maggiorazioni previste per diverse fasce di reddito e di composizione familiare. L’importo erogato varia sensibilmente in base all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE): chi non presenta l’ISEE o supera la soglia massima, fissata per il 2024 a 45.574,96 euro, riceve circa 57 euro per figlio; viceversa, le famiglie con un ISEE inferiore alla soglia minima di 17.090,61 euro ricevono fino a 224 euro per figlio.
Un aspetto interessante dell’Osservatorio Statistico dell’Inps è che include anche i dati relativi ai nuclei percettori del Reddito di Cittadinanza (RdC), a cui è destinato un assegno unico integrativo. Questo evidenzia l’attenzione dell’Inps nel supportare le famiglie più vulnerabili, garantendo che anche coloro che già beneficiano di sussidi come il RdC possano accedere a ulteriori risorse per sostenere i figli.
L’Assegno Unico Universale si conferma quindi uno strumento fondamentale per le famiglie italiane, con un impegno finanziario dello Stato che è andato via via crescendo negli ultimi anni. Grazie a questo sussidio, milioni di famiglie possono contare su un aiuto concreto per affrontare le spese legate alla crescita e all’educazione dei figli. L’attenzione rivolta alle fasce più deboli, con l’applicazione di importi differenziati in base all’ISEE, sottolinea il carattere inclusivo e universale della misura, pensata per garantire una maggiore equità sociale.
L’evoluzione delle erogazioni e delle modalità di accesso all’AUU sarà un tema cruciale per il futuro, specialmente in un contesto economico ancora incerto.
Gloria Giovanditti