L’Accademia di Medicina di Torino ha ospitato la premiazione della nona edizione dei premi “Daniele Rosa”, organizzati dall’associazione Darosa Onlus, con l’obiettivo di supportare e promuovere la ricerca oncologica. I premi, tre in totale, del valore di 3.000 euro ciascuno, sono stati conferiti a progetti innovativi che operano in tre ambiti specifici: medico, infermieristico e psiconcologico. Il concorso è nato per incoraggiare l’approccio interdisciplinare nella cura dei pazienti oncologici, sottolineando l’importanza della collaborazione tra diverse figure professionali per migliorare la qualità della vita dei malati. L’iniziativa si rivolge prevalentemente a progetti realizzati nel territorio di Piemonte e Valle d’Aosta.
Il riconoscimento in ambito infermieristico è stato assegnato al team del Day Hospital Oncologia dell’ASL Biella, formato da Michela Piasentin, Elisa Bonessio, Francesca Crivelli e Francesco Montagnani. Il loro studio, di natura osservazionale, si concentra sull’analisi delle differenze di genere nei risultati riportati dai pazienti (PROMs) affetti da tumori del tratto gastrointestinale. Utilizzando una piattaforma elettronica, il progetto ha l’obiettivo di raccogliere dati per personalizzare le cure in base alle esigenze specifiche di ogni paziente, mirando a migliorare la qualità della vita e l’efficacia delle terapie oncologiche. L’importanza di questo lavoro risiede nella possibilità di adattare le cure non solo in funzione del tipo di tumore, ma anche delle peculiarità di ciascun paziente, rendendo l’assistenza sanitaria più mirata e rispondente alle reali necessità cliniche.
In ambito psiconcologico, il premio è stato conferito al team dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Luigi Gonzaga di Orbassano, composto da Maria Vittoria Pacchiana Parravicini, Desireè Fossati, Silvia Novello e Martina Rabino. Il loro progetto esplora l’efficacia del trattamento MB-BAI (Mindfulness-Based-Breathwork and Acceptance Intervention) su pazienti oncologici e sui loro caregiver. Questo intervento, basato su tecniche di respirazione consapevole e accettazione, mira a ridurre lo stress e a migliorare il benessere emotivo di chi affronta il percorso di cura. Lo studio punta a fornire un supporto psicologico pratico e sostenibile, rendendo più gestibili le difficoltà emotive che spesso accompagnano le terapie oncologiche e le cure a lungo termine.
Il terzo riconoscimento, in ambito medico, è andato alla Dottoressa Giovanna Carrà dell’Università degli Studi di Torino per la sua ricerca sul ruolo della proteina IĸBα nella metastatizzazione del cancro al polmone. Lo studio ha analizzato come questa proteina favorisca l’attivazione delle cellule endoteliali e la trombosi associata al cancro, contribuendo alla diffusione delle cellule tumorali attraverso il flusso sanguigno. Questa scoperta potrebbe aprire nuove strade per il trattamento del cancro, fornendo informazioni cruciali su come bloccare la propagazione delle metastasi e migliorare le terapie attualmente in uso.