Al termine del primo G7 Inclusione e Disabilità, svoltosi nella suggestiva cornice del Castello di Solfagnano, a Perugia, è stata firmata la Carta di Solfagnano, un documento di 13 pagine suddiviso in otto capitoli che fissa i comuni intenti dei Paesi partecipanti. La Carta, ispirata alla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, segna un momento storico per la promozione di politiche inclusive a livello globale.
La ministra italiana Alessandra Locatelli, promotrice dell’evento, ha ricevuto il plauso dei colleghi per l’organizzazione di un summit che ha coinvolto attivamente le associazioni impegnate nella tutela dei diritti delle persone con disabilità. La partecipazione trasversale e il confronto con i rappresentanti di queste organizzazioni hanno rafforzato l’impegno politico verso una maggiore inclusione.
Nel documento, i ministri dei Paesi del G7 ribadiscono il loro impegno per la protezione, promozione e attuazione dei diritti umani delle persone con disabilità, facendo riferimento agli standard giuridici internazionali, in particolare alla Convenzione delle Nazioni Unite. «La disabilità è un fatto, l’inclusione è una scelta» è il messaggio centrale di questa Carta, che punta a diventare una pietra miliare per un nuovo corso.
La Carta di Solfagnano individua l’inclusione come un impegno prioritario da inserire nell’agenda politica di tutti i Paesi. Viene ribadita l’importanza di garantire accessibilità universale, non solo alle infrastrutture, ma anche ai servizi e alle tecnologie, e di promuovere politiche che sostengano l’autonomia e l’indipendenza delle persone con disabilità. Un altro aspetto centrale riguarda la valorizzazione dei talenti individuali, incoraggiando l’inclusione lavorativa attraverso il riconoscimento delle capacità e potenzialità di ogni persona.
Innovazione e nuove tecnologie giocano un ruolo fondamentale in questo quadro, e la Carta sottolinea la necessità di sfruttarle per migliorare la qualità della vita. Viene posta enfasi anche sulla partecipazione delle persone con disabilità alle attività sportive, ricreative e culturali, in quanto strumenti essenziali per l’integrazione nella società. In parallelo, si riconosce l’importanza di garantire servizi adeguati per assicurare una vita dignitosa e inclusiva all’interno della comunità.
Un altro tema rilevante è quello della prevenzione e della gestione delle emergenze, specialmente nei contesti di crisi climatiche, conflitti o altre emergenze umanitarie. La Carta invita a includere le persone con disabilità nelle strategie di risposta a queste situazioni, assicurando che non siano lasciate indietro.
I ministri hanno già annunciato che questi impegni saranno portati avanti nei rispettivi Paesi e ripresi nei prossimi appuntamenti internazionali. La Carta sarà infatti presentata al G7 a presidenza canadese e sottoposta al G20 attraverso la rappresentante del Sud Africa. Questo segnala la volontà di dare a questi propositi un respiro globale, affinché l’inclusione diventi una priorità in ogni nazione.
La statunitense Sara Minkara, consigliera speciale per i diritti delle persone con disabilità a livello internazionale, ha sintetizzato con forza il significato di questo incontro: «Con questa ministeriale finalmente ci hanno preso sul serio». Ora l’attenzione si sposta sul futuro, e sulla necessità di passare dalle parole ai fatti, affinché le speranze delle persone con disabilità e delle loro famiglie possano tradursi in cambiamenti concreti.
Gloria Giovanditti
