Mentre continuano le operazioni militari israeliane in Libano, non si fermano i lanci di razzi contro Tel Aviv da parte di Hezbollah; nel frattempo, l’amministrazione Biden continua a sperare in un possibile cessate il fuoco a Gaza entro le elezioni presidenziali americane del prossimo 5 novembre.
Il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, è in viaggio in Medio Oriente e questa settimana ha esortato Israele a evitare un ulteriore escalation nella sua risposta all’Iran, ma soprattutto ha affermato che è arrivato “il momento di porre fine alla guerra a Gaza”.
Secondo quanto riportato da Rai News, recentemente l’Egitto ha avanzato una proposta per un cessate il fuoco della durata di 12 giorni in cambio del rilascio di 6 ostaggi. Il gabinetto di sicurezza di Israele avrebbe vagliato la proposta che prevede anche un incremento delle consegne di aiuti umanitari nel nord di Gaza. Al momento non sembrano esserci particolari sviluppi in merito, in un senso o nell’altro.
Da parte italiana, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha proposto un cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e “fuoriuscita con lasciapassare” per i capi di Hamas, al quale dovrebbe seguire una missione Onu nella Striscia di Gaza guidata da un Paese arabo. L’obiettivo finale, secondo quanto spiegato da Tajani al margine del G7 Sviluppo a Pescara, è “riunificare la Palestina con un governo guidato dall’Anp”. Il titolare della Farnesina non ha escluso che a questa eventuale missione Onu possano partecipare anche militari italiani.