Il prezzo dell’oro ha raggiunto un nuovo record storico, superando i 2.741,70 dollari l’oncia, con un incremento del 38% rispetto all’anno precedente. Questo risultato rappresenta un segnale significativo in un periodo caratterizzato da incertezze economiche e geopolitiche globali. Diversi fattori hanno contribuito a questa crescita costante, tra cui il massiccio acquisto di oro da parte delle banche centrali, che lo considerano una riserva di valore sicura. L’incertezza politica, in particolare legata alla possibile rielezione di Donald Trump e all’eventualità di nuove politiche protezionistiche, ha spinto molti Paesi a ridurre la loro dipendenza dal dollaro, rafforzando la domanda di oro.
L’attrazione verso il metallo prezioso non è solo influenzata dalla politica statunitense, ma anche da altri fattori globali. I timori di una possibile correzione dei mercati finanziari, combinati con l’isolazionismo crescente della Cina, hanno portato molti investitori a considerare l’oro un bene rifugio. La percezione di stabilità dell’oro è ulteriormente rafforzata dalla situazione geopolitica, con la guerra in Ucraina che prosegue e le tensioni in Medio Oriente in aumento, in particolare a causa del coinvolgimento di Israele in nuovi conflitti.
In questo contesto, l’oro continua a consolidare il suo ruolo di investimento sicuro. Gli investitori, preoccupati per la stabilità dei mercati e delle valute internazionali, vedono nel metallo prezioso una protezione contro il futuro incerto. Il trend rialzista del prezzo dell’oro riflette non solo la domanda crescente, ma anche il ruolo centrale che il metallo continua a svolgere in tempi di turbolenze economiche e politiche globali.