Lunedì 9 dicembre alle ore 20:45 nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano una serata dedicata alla musica classica e sinfonica organizzata da Serate Musicali e Fondazione Fare Welfare, con il contributo di Umana, Galdus, G-Enera e Fondazione Della Frera. Il 50% del ricavato contribuirà a sostenere l’avvio e la gestione di una scuola primaria in Bangladesh.
Perché ancora la musica classica? Ha ancora un senso? Potremmo chiederci lo stesso riguardo ai grandi classici: perché continuiamo a leggerli ancora e ancora? Dedichiamo sempre meno tempo all’ascolto della musica e alla lettura di opere più complesse, preferendo spesso esperienze più immediate. Di conseguenza, la musica classica — così come la letteratura “impegnata” — finisce per essere percepita come qualcosa “che stona”, da consumare senza concentrazione e attenzione.
Proprio come accade con i libri, per comprendere e apprezzare appieno questa musica non basta ascoltarla distrattamente; è necessario concentrarsi, lasciarsi coinvolgere e persino “perseverare” in un ascolto attento, come in una rilettura continua. Solo così si può cogliere l’autentica bellezza e profondità che queste opere hanno da offrire.
A monte, serve la consapevolezza che ascoltare distrattamente — o leggere senza concentrazione — ci priva di un’intera dimensione di soddisfazione e ricchezza. La musica è, a dispetto di quanto si pensi, una dimensione accessibile a tutti: non solo agli “esperti”. L’ascolto attento e ripetuto è essenziale: come in molti altri campi, perseveranza e curiosità sono qualità che fanno la differenza anche nell’approccio alla musica classica.
La musica, poi, non sviluppa solo il gusto per il bello ma allena anche altre capacità utili. Ad esempio, un buon disco rock può darci energia e migliorare la coordinazione, come dimostra il fatto che alla maratona di New York sia vietato l’uso di cuffie per evitare che il “doping naturale” della musica alteri i risultati. Questo è solo uno degli esempi del potere della musica: quando è “buona” riesce a fare ancora di più.
Ricerche scientifiche dimostrano che la musica classica, con la sua complessità strutturale e armonica, attiva diverse regioni del cervello. La sua ricchezza melodica stimola le connessioni sinaptiche, promuovendo lo sviluppo cognitivo e l’agilità mentale. Tutte competenze e capacità che fanno bene anche alla sfera professionale e alle nostre aziende! Insomma, non è solo un piacere per l’udito, ma un vero e proprio stimolo per la mente. Niente male, vero?
Serate Musicali e Fondazione Fare Welfare, con il contributo di Umana, Galdus, G-Enera e Fondazione Della Frera, presentano una serata dedicata alla musica, classica e sinfonica, pensata per giovani, famiglie, aziende e tutti gli appassionati. L’appuntamento con “Un nuovo e meraviglioso mondo” è per lunedì 9 dicembre alle ore 20:45 nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano in via Conservatorio, 12. Il programma della serata prevede l’esecuzione della Sinfonia n.9 “Dal Nuovo Mondo” di A. Dvorak e Pomp and circumstance March n. 1 di E. Elgar.
Per partecipare all’evento è possibile procedere con l’acquisto ordinario direttamente su Vivaticket (per maggiori informazioni o adesione alle promozioni -oltre ai 10 biglietti – scrivere all’indirizzo e-mail: concertosegreteria@gmail.com – Tel. 3355708629). Il 50% degli incassi della serata contribuirà a sostenere l’avvio e la gestione di una scuola primaria in Bangladesh, un progetto realizzato in collaborazione con la ONG Dalit di Dacca.
Note di sala
Quando Antonín Dvořák si recò a New York nel 1892 era già un compositore famoso nel contesto europeo. Il musicista boemo si recò nella Grande Mela (una definizione curiosa legata al mondo dell’arte, andate a cercarne i motivi) per dirigere il National Conservatory di New York, dove trovò un mondo musicale completamente nuovo. Ispirato dalla cultura e dai suoni americani, Dvořák compose la sua Sinfonia n. 9 “Dal Nuovo Mondo”, un’opera che fonde i motivi folkloristici americani con il canto spiritual afroamericano, esplorando i paesaggi sonori del nuovo continente. Il risultato è una sinfonia che riflette la fusione tra il Vecchio e il Nuovo Mondo, tra passato e futuro e tra culture differenti.
Pomp and Circumstance di Elgar ci trasporta idealmente in un mondo di fantasia: celebre anche per la sua apparizione nell’omonimo film d’animazione, questa marcia è usata nelle più importanti cerimonie scolastiche nel mondo anglofono.
Note sugli autori
Antonín Dvořák (1841–1904) – Compositore ceco tra i più importanti del XIX secolo, Dvořák ha saputo fondere la tradizione sinfonica europea con melodie popolari boeme. Sebbene influenzato da Brahms e Wagner, la sua musica è segnata da un linguaggio personale e dal sapiente uso dell’orchestra. A New York, dove diresse il National Conservatory, compose la celebre “Sinfonia Dal Nuovo Mondo,” ispirata dai ritmi e dai canti americani.
Edward Elgar (1857–1934) – Icona della musica britannica, Elgar portò una vitalità nuova alla musica inglese del suo tempo. Autore di opere come le “Enigma Variations” e il “Sogno di Geronzio,” la sua musica combina un lirismo appassionato con influenze tedesche, mantenendo una sensibilità profondamente inglese. Le sue marce “Pomp and Circumstance” sono tra i brani più noti e amati del repertorio sinfonico.
Orchestra Filarmonica Italiana L’Orchestra Filarmonica Italiana (OFI) è una cooperativa che riunisce oltre 200 musicisti di alto livello, offrendo un organico dinamico e modulare, in grado di adattarsi a diverse produzioni liriche e teatrali. Con una lunga esperienza di esibizioni nazionali e internazionali, l’OFI affronta il repertorio classico con passione e professionalità, collaborando con importanti enti lirici e teatri italiani, oltre a essere presente in trasmissioni RAI e mondovisione. Il suo vasto repertorio include opere di Verdi, Mozart, Rossini, Bizet e balletti, e ha visto la partecipazione di grandi talenti vocali come Mariella Devia, José Carreras e Katia Ricciarelli. Grazie alla sua flessibilità e alla qualità delle sue interpretazioni, l’OFI spazia dal repertorio sinfonico e lirico del Settecento alle composizioni contemporanee.
Diego Montrone – Direttore d’orchestra e presidente di Galdus, Montrone ha una formazione classica in pianoforte e direzione. Con una passione per la musica sacra, ha fondato l’Accademia di Musica Sacra, dove promuove eventi che intrecciano fede e arte. Tra i suoi progetti unici, l’esecuzione di opere inedite, come l’opera lirica di Aldo Finzi, il ciclo di concerti sul tetto del Duomo di Milano (riprese poi in alcune tournée all’estero) e spettacoli per famiglie come “Pierino e il Lupo” con Arturo Brachetti.