mercoledì, Gennaio 22, 2025
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    Monopattini elettrici, crollano i noleggi

    La riforma del Codice della strada sta avendo un impatto significativo sul settore della micromobilità italiana, con conseguenze economiche e ambientali di rilievo. Secondo l’Alleanza per la mobilità sostenibile, i noleggi di monopattini elettrici in sharing sono crollati del 30% nell’ultimo mese rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ancora più drammatico il calo delle vendite di monopattini privati, stimato tra il 30% e il 50%. Complici, prima di tutto, le restrizioni introdotte, nel nome della maggior sicurezza.
    La stretta normativa rischia però di colpire duramente il mercato. Secondo l’Alleanza, composta da operatori dello sharing, produttori, rivenditori e associazioni di consumatori, le nuove regole potrebbero generare una perdita diretta di 1.200 posti di lavoro, cui si aggiungerebbe la mancata creazione di 3.000 nuovi impieghi nei prossimi cinque anni. A livello economico, si stima una contrazione del fatturato del settore pari a 300 milioni di euro e una riduzione del gettito IVA per circa 62 milioni di euro entro il 2030.

    Cosa ha introdotto il nuovo Codice della strada?
    Le modifiche al Codice della strada, entrate in vigore il 14 dicembre sorso e fortemente volute dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, prevedono infatti l’obbligo di casco per tutti gli utenti, targa adesiva non rimovibile e assicurazione di responsabilità civile. Tuttavia, l’assenza di decreti attuativi ha creato incertezza, scoraggiando l’uso di questi mezzi sia in ambito privato che nel noleggio condiviso, fino alla definizione delle disposizioni.
    Per mitigare gli effetti della nuova normativa, l’Alleanza per la mobilità sostenibile ha chiesto al governo misure urgenti, tra cui ristori per le aziende colpite, ammortizzatori sociali per i lavoratori e il coinvolgimento dei Comuni per fornire indicazioni chiare ai cittadini.

    Le difficoltà del settore
    I problemi del settore non sono però nuovi. Secondo l’Osservatorio nazionale sulla sharing mobility, il numero di servizi di sharing per monopattini è passato da quasi 100 nel 2022 a 53 all’inizio del 2024. La flotta complessiva è scesa a 30.000 veicoli, meno del livello registrato nel 2020. Questa riduzione è attribuibile al ritiro di alcuni operatori, alla fine delle sperimentazioni in alcune città e ai limiti imposti dai regolamenti locali. Le mode del momento si sono infatti presto scontrate con le criticità del settore sul fronte della sicurezza e della tutela del decoro urbano.
    Nonostante tutto, lo studio condotto prevede che entro il 2027 gli utenti di monopattini nelle città raggiungeranno i 5,7 milioni, contro i 3 milioni attuali. Tuttavia, secondo quanto fa sapere l’Osservatorio nazionale dedicato, per restare competitive le aziende avranno bisogno di chiarezza normativa e di un piano di sostegno concreto da parte delle istituzioni.

    Andrea Valsecchi

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