L’allarme di API Torino al termine di una ricerca: calo di fatturato per il 92,9% per le PMI, cassa integrazione per l’89,3%, maggiori costi pari a quasi 3mila euro a dipendente
Corrado Alberto: “Fino ad oggi solo promesse, così non va”
Una scure che rischia di decapitare il sistema delle piccole e medie imprese, le PMI appunto. E’ la sintesi degli effetti di Covid-19 sulle PMI così come si delineano dai risultati di una indagine di API Torino che non lascia spazio a dubbi. “Si tratta – dice il Presidente dell’Associazione, Corrado Alberto -, di numeri che indicano chiaramente non solo la attuale situazione delle nostre aziende, ma anche e soprattutto le prospettive dell’intero sistema produttivo industriale”.
Alberto quindi aggiunge: “Quanto ad oggi è stato fatto dal Governo per le imprese è insufficiente: è molto meno di quanto fatto dagli altri Governi e soprattutto non è ancora stato ‘messo a terra’, ad eccezione degli ammortizzatori sociali. Le aziende sono state poste in una condizione di enorme svantaggio competitivo che verrà pagato caro da tutti”.
Secondo la ricerca condotta dall’Ufficio Studi di API Torino: il 92,9% delle imprese ha registrato una contrazione di fatturato nel periodo gennaio-aprile 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019;
per il 20% circa di queste il fatturato si è dimezzato; per il 40% circa si è ridotto di un terzo;
Sul fronte della richiesta di sostegni economici, il 76,8% delle imprese ha manifestato la necessità di accedere alle misure di liquidità introdotte dal governo; mentre il 44,2% ha chiesto o vuole chiedere la sospensione delle rate di finanziamenti già garantiti. Drammatica la situazione sul fronte dell’occupazione. L’89,3% delle PMI ha già provveduto a richiedere l’attivazione degli ammortizzatori sociali con specifica causale “Covid-19” e quasi il 9% ne sta valutando la richiesta. In media, le aziende hanno utilizzato gli ammortizzatori per l’88% dei loro lavoratori, ma il 64% delle imprese ha messo in cassa il 100% dei dipendenti.
Michele Giordano