Il Carnevale di Ivrea, una delle tradizioni più suggestive e celebri del Piemonte, è famoso per la sua “battaglia delle arance”, che ogni anno coinvolge migliaia di persone. Questo evento unico, che segna la fine del Carnevale con un’esplosione di colore e spirito di comunità, ha anche un impatto ambientale significativo, soprattutto per la grande quantità di arance utilizzate e successivamente gettate via. Tuttavia, quest’anno, grazie alla collaborazione con Acea Pinerolese, la città di Ivrea sta dando nuova vita a queste arance, trasformandole in compost, energia rinnovabile e biometano. Il progetto, che si inserisce nell’ambito dell’economia circolare, punta a ridurre l’impatto ambientale dell’evento e a valorizzare i rifiuti attraverso un processo innovativo e sostenibile.
La gestione delle arance post-battaglia è affidata al Polo Ecologico di Acea Pinerolese, dove le arance vengono trattate insieme ad altri rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata. In totale, il Polo Ecologico riceverà circa 180 tonnellate di arance, suddivise in sei trasporti. Queste, dopo un’attenta selezione e triturazione, vengono sottoposte a un processo di digestione anaerobica, dove i batteri scompongono i materiali organici producendo biogas. Il biogas viene poi utilizzato per produrre energia elettrica, che viene immessa nella rete, e energia termica per il teleriscaldamento. Inoltre, il biogas generato durante il processo viene trasformato in biometano, che entra direttamente nella rete nazionale del metano.
Il trattamento di tali grandi quantità di rifiuti organici, come le arance, in tempi concentrati, pone una serie di sfide logistiche e organizzative. La gestione di questo flusso massivo di materiale richiede un coordinamento preciso e l’impiego di impianti di ricezione specializzati, in grado di garantire un trattamento adeguato e tempestivo. Gli impianti devono infatti miscelare le arance con altri rifiuti organici raccolti, al fine di ridurne l’acidità attraverso un processo di bilanciamento del pH. Questo passaggio è fondamentale per poter successivamente ottenere un compost di alta qualità, utilizzabile in agricoltura o per altri scopi ecologici, chiudendo il ciclo di vita delle arance in modo efficiente e sostenibile.