Mentre gli emissari di Mosca e Washington cercano una prima intesa per un cessate il fuoco nei colloqui di Riad, l’esercito russo a inizio settimana ha colpito con missili una scuola della cittadina ucraina di Sumy, ferendo oltre 80 persone, di cui oltre 15 bambini. Secondo il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, “l’Ucraina si sta battendo per la pace, ma la Russia dimostra ancora una volta di voler continuare con il terrorismo”. Prendere di mira i civili è una strategia che Mosca porta avanti dall’inizio dell’invasione, con effetti devastanti.
Dal 24 febbraio del 2022, infatti, sono stati uccisi più di 600 minori in Ucraina. Lo denuncia l’ufficio del Procuratore generale ucraino, ripreso da Ukrinform. In particolare, “più di 2.421 bambini hanno sofferto per l’aggressione su vasta scala della Russia” denunciano le autorità di Kiev, mentre sarebbero rimasti feriti ben 1.817 minori. Le zone più martoriate sono il Donetsk e Kharkiv.
Nel frattempo, gli ucraini pensano alla ricostruzione. Una delle priorità del governo di Volodymyr Zelensky sarà lo sminamento dei terreni agricoli: per il 2025 è previsto un esame tecnico che dovrebbe coinvolgere circa 31.000 chilometri quadrati di terreno. Secondo quanto riportato da Italpress, gli ucraini hanno più di 80 operatori certificati e oltre 200 macchine per questo tipo di attività, ma la Banca Mondiale stima che saranno necessari circa 30 miliardi di dollari per completare lo sminamento del territorio.