Donald Trump ha promesso per mesi che, una volta rieletto alla Casa Bianca, avrebbe risolto la guerra tra Ucraina e Russia in 24 ore: è stato uno dei suoi cavalli di battaglia in campagna elettorale. Com’era prevedibile, ciò non è accaduto e così il 47esimo presidente Usa ha spostato l’asticella dandosi 100 giorni di tempo. La deadline, quindi, ora è fissata per il 30 aprile: manca una settimana e Trump si sente fiducioso.
“Ci sono ottime possibilità” di un accordo Ucraina-Russia già questa settimana: lo ha detto Trump, spiegando che ci sono stati incontri “molto positivi” sul tema, aggiungendo che a breve la Casa Bianca fornirà i dettagli. Finora è stata Mosca a guidare la narrativa sui negoziati, rifiutando gran parte delle proposte americane, ma senza far alterare eccessivamente gli Stati Uniti.
Ora, tuttavia, qualcosa potrebbe cambiare. Lunedì Vladimir Putin ha aperto all’idea di colloqui bilaterali diretti con l’Ucraina. Per Kiev la priorità, in questo momento, è trovare un’intesa per fermare gli attacchi contro i civili e sul tema l’Ucraina “è pronta a qualsiasi dialogo” ha spiegato Volodymyr Zelensky, sottolineando che si attende da Mosca “una risposta chiara”. Qualora dovessero realmente partire, quelli tra Ucraina e Russia sarebbero i primi colloqui diretti dall’inizio dell’invasione russa, nel febbraio 2022.