Capitale italiana della cultura 2023: Bergamo e Brescia si candidano insieme
Il rilancio dei territori più colpiti dal Covid-19 passa per la valorizzazione del patrimonio culturale. E intanto raccolgono l’appoggio di Ubi Banca, che dona alle due città 210mila mascherine personalizzate con il loro skyline speculare.
È una mascherina con lo skyline speculare delle due città lombarde il simbolo della candidatura congiunta di Bergamo e Brescia a capitale italiana della cultura 2023. Un passo significativo per i due territori che, più di tutti, hanno vissuto la drammatica esperienza dell’emergenza sanitaria, e che proprio da lì traggono la forza per ripartire attraverso un’alleanza strategica che affonda le sue radici nella cultura.
Bergamo e Brescia ripartono insieme, unite nel percorso comune che mira a valorizzare e promuovere il ricco patrimonio culturale di entrambe, progettando la ripartenza in sinergia con il tessuto sociale, le imprese e le istituzioni. Un’occasione unica per gettare le basi per un rilancio economico dei territori che possa favorire la creazione di nuove opportunità di sviluppo e crescita. Tanto da raccogliere l’assist di Ubi Banca, storicamente radicata sia nel bresciano che nella bergamasca, che ha appoggiato in pieno la candidatura delle due città lombarde e le affiancherà lungo il percorso attraverso un supporto concreto.
Come primo gesto simbolico Ubi Banca ha donato 210mila mascherine lavabili, logate con lo skyline speculare delle due città lombarde raffigurante le rispettive bellezze artistiche, da ripartire in maniera uguale tra Bergamo e Brescia. Sarà poi compito dei Comuni distribuirle gratuitamente ai cittadini in collaborazione con le Diocesi, le filiali di Ubi Banca di entrambe le province e le due testate locali, L’Eco di Bergamo e Il Giornale di Brescia, che a partire dal prossimo 26 giugno le metteranno a disposizione dei propri abbonati e di coloro che acquisteranno i quotidiani in edicola.
Una personalizzazione grafica che evidenzia il valore artistico – culturale delle due città lombarde e che assume un valore simbolico ancora più significativo come espressione di due comunità che si uniscono in un’alleanza finalizzata alla ripartenza e al rilancio dei rispettivi territori. Ma anche un richiamo alla ripresa in sicurezza della socialità, sottolineano da Ubi Banca, sotteso alla decisione di candidarsi a capitale italiana della cultura 2023. “Un gesto simbolico e condiviso per sottolineare la volontà di proseguire insieme nel percorso di rinascita delle due città”, è il commento del primo cittadino bresciano Emilio Del Bono, cui ha fatto eco l’omologo bergamasco Giorgio Gori, che l’ha definito “un primo passo pubblico” nella direzione dell’importante riconoscimento, auspicando il supporto degli altri comuni nel sostenere la candidatura delle due città.
Notoriamente rivali in ambito calcistico, la città dei Mille e la Leonessa d’Italia per ora hanno messo a segno il primo punto e sono pronte a fare delle proprie peculiarità culturali quel valore aggiunto per procedere spedite verso il rilancio dei loro territori, vicine ed unite.
Micol Mulè