La Caritas lancia un allarme sui posti di lavoro persi. Ma al Governo continuano a litigare
All’indomani degli stati generali la maggioranza di governo, anziché più compatta come dagli auspici di Conte, appare sempre più frastagliata. Uno dei temi sicuramente più delicati su cui il Pd e i grillini hanno una visione opposta è quello del Mes, divenuto ormai il simbolo di una maggioranza spaccata e rispetto al quale anche il centro-destra è diviso.
Per adesso Conte, che si destreggia con discreta abilità nelle diatribe tra il Pd e il movimento 5 stelle, sta tentando di rinviare la questione sul Mes proprio come tentò di fare per la Tav un anno fa. Ma in quel caso si arrivò ad una crisi di Governo.
L’ultima questione su cui la maggioranza non ha votato unitariamente è quella sugli istituti di istruzione privata. Il Pd ha infatti votato in commissione Bilancio un emendamento al decreto Rilancio a firma Lega, in cui si prevedono 150 milioni di euro per le scuole primarie e secondarie paritarie, sin dall’inizio osteggiato dai pentastellati.
Graziano Delrio, capogruppo dei democratici alla Camera dichiara: “C’eravamo impegnati ad accogliere le preoccupazioni delle famiglie per le paritarie. La scuola pubblica statale e paritaria è un bene prezioso, i nostri bambini sono tutti importanti. Gli istituti parificati sono parte rilevante del sistema scolastico nazionale, una scelta di libertà educativa e spesso anche l’unica presenza in molte realtà difficili del Paese”.
L’ira dei 5 stelle è resa nota dal capogruppo grillino in commissione cultura Gianluca Vacca: “Pezzi di maggioranza e opposizione si sono accordati. Restiamo per la scuola pubblica e statale”.
L’ennesima divisione della maggioranza non può far certo bene al Paese in un momento come questo. La Caritas ha recentemente lanciato un allarme sul numero di posti di lavoro persi.
Dopo la strage pandemica, il Governo dovrebbe concentrare tutta la sua energia ed autorevolezza sulla ripresa economica e nell’elaborazione di strategie importanti per l’economia.
Mentre invece la priorità sembra quella di salvaguardare una maggioranza sempre più lacerata ed attaccata con la colla.
Il filosofo progressista Massimo Cacciari rimprovera il Governo e non usa mezzi termini: “Governo incapace di governare retto da una maggioranza paralizzata. Zingaretti ha una leadership inconcludente ed inconsistente”.
L’ex sindaco di Venezia ammette poi una sua delusione: “Speravo che partendo da una condizione di emergenza, da uno stato di necessità, Pd e 5 stelle riuscissero a elaborare un minimo di strategia. E invece non c’è stata nessuna composizione di contrapposte visioni. Né il Pd né il M5S hanno preso atto delle trasformazioni avvenute e dell’epidemia”.
Andrea Curcio