Climatizzatori: i consigli per la sanificazione e la pulizia
Alcuni consigli riportati dagli esperti su come comportarsi con la manutenzione e la pulizia dei sistemi refrigeranti nell’epoca del covid-19.
I climatizzatori aumentano la possibilità di contagio da coronavirus? La questione non è così semplice ma si possono seguire degli accorgimenti per stare più sicuri. Come ha ricordato il professor Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario all’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi, dopo i primi mesi di quarantena gli studi scientifici hanno accertato che il coronavirus predilige per diffondersi le cosiddette droplets, cioè le goccioline respiratorie che emettiamo quando starnutiamo o tossiamo e i luoghi “vaporosi” come palestre e piscine.
Motivo per cui viene consigliato di stare all’aria aperta. Per chi però rimane in luoghi chiusi, bisogna ricordare che i filtri presenti negli impianti di climatizzazione hanno lo scopo di purificare l’aria, trattenendo le particelle nocive e deumidificando per evitare la formazione di muffe.
In generale dunque i filtri dei condizionatori costituiscono una protezione in grado di ridurre la concentrazione di potenziali virus negli ambienti chiusi. Tuttavia sono necessarie delle distinzioni, dal momento che il tipo di sistema di condizionamento influisce sugli aspetti di rischio.
Gli impianti di climatizzazione che troviamo nelle case solitamente sono costituiti da ventilatori esterni collegati in maniera ermetica alla struttura interna. Questo significa che la refrigerazione avviene tramite un gas apposito che scorre da un’unità all’altra, senza alcuno scambio d’aria.
Per quanto riguarda i sistemi centralizzati invece, più comuni in caso di uffici, strutture ricettive e mezzi di trasporto, questi solitamente prelevano l’aria da un ambiente, la trattano e la trasferiscono in un altro ambiente. In questo caso il virus può sì spostarsi da una zona all’altra, motivo per cui è meglio tener presente una serie di accorgimenti come aumentare i ricambi orari di aria esterna, anche se questo inciderà sul consumo energetico dell’impianto.
Alcuni filtri inoltre sono dotati di particolari tecnologie che permettono la ionizzazione degli spazi, anche se gli studi scientifici in merito all’efficacia di questi dispositivi contro il coronavirus sono ancora scarsi. In generale conviene pulire griglie e filtri anche dei climatizzatori presenti in casa. Le griglie è sufficiente trattarle con acqua calda e sapone mentre i filtri bisogna controllare se sono lavabili. Per quanto riguarda invece il controllo e il ricambio del liquido refrigerante, gli esperti consigliano un controllo annuale da parte di un tecnico specializzato. Si può invece ricorrere ad un panno umido o a una spazzola per pulre il motore esterno dell’impianto.
Infine sarebbe meglio far arieggiare gli ambienti ogni 2-3 ore e optare, quando possibile, per la funzione di ventilazione a circolo aperto rispetto al ricircolo perché «in questo modo – spiega Pregliasco – ci assicuriamo che l’aria utilizzata sia sempre pulita (in quanto proviene dall’esterno) e, soprattutto, sempre filtrata, con espulsione dell’aria viziata».
Simone Fausti