L’Italia chiude le frontiere a 13 paesi extra UE
Il comitato tecnico-scientifico ottiene lo stato d’emergenza fino a dicembre
L’Italia chiude le frontiere a 13 paesi extra-europei: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana.
Lo ha deciso il Ministro della Salute Speranza con un’ordinanza, dopo essersi consultato con i ministri dei trasporti, interni ed esteri: “nel mondo la pandemia è nella sua fase più acuta – ha spiegato il ministro- non possiamo vanificare i sacrifici fatti dagli italiani in questi mesi”.
Sono sospesi pertanto tutti i voli da e per quelle destinazioni.
I nostri connazionali potranno tornare ma devono restare due settimane in isolamento obbligatorio.
Si fa sempre più stringente il controllo di aereoporti, linee e passeggeri. Lunedì riaprirà anche lo scalo milanese di Linate.
Già nei giorni scorsi erano stati respinti a Malpensa e Fiumicino più di 160 cittadini bengalesi, dopo l’esplosione di diversi focolai nel Lazio.
Le frontiere esterne dell’Europa si sono riaperte dal primo luglio ma senza restrizioni solo per le persone provenienti da 15 Paesi (Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Montenegro, Marocco, Nuova-Zelanda, Rwanda, Serbia, Corea del Sud, Thailandia, Tunisia e Uruguay, Cina ma solo con accordi di reciprocità). Per tutti gli altri, l’accesso è consentito solo per motivi di lavoro, salute o necessità e comunque rimane sempre obbligatoria la quarantena di 14 giorni.
La lista viene aggiornata ogni due settimane in base all’andamento dei contagi.
Il Ministro Francesco Boccia assicura che “continueremo a bloccare i voli per tutti i Paesi non in sicurezza, ma non daremo mai agli altri degli untori”.
È scontato dire che lo stop ai voli graverà ulteriormente sul turismo, già duramente colpito dalla crisi.
Nel frattempo il Comitato tecnico scientifico ha invitato il Governo a prorogare lo stato di emergenza fino al 31 dicembre, che nelle previsioni sarebbe terminato a fine luglio. Il Governo ha accettato l’indicazione.
Andrea Curcio