Varese: nasce Parco Gioia, il primo parco giochi inclusivo
180mila euro per la sua realizzazione raccolti in brevissimo tempo, grazie alla caparbietà di due mamme con il supporto di cittadinanza e associazioni del territorio.
Il coronavirus ha bloccato molte attività e iniziative ma non la catena di solidarietà che ha permesso in brevissimo tempo di raccogliere i fondi necessari alla realizzazione del primo parco giochi inclusivo di Varese. Si chiamerà Parco Gioia e sarà un’area dedicata e soprattutto accessibile a tutti i bambini, pensata con una particolare attenzione ai piccoli con disabilità, che potranno così riprendere i loro spazi dopo un lungo periodo di assenza dai momenti di socialità.
180mila euro è la cifra ottenuta dalla campagna di raccolta fondi organizzata da due mamme molto determinate a portare a casa il risultato, Anita Romeo ed Emanuela Solimeno, che nel giro di brevissimo tempo sono state in grado di coinvolgere, con il contributo di ASBI Onlus e in piena pandemia, l’intera città di Varese e numerosi sponsor per supportare la realizzazione del progetto. Tra questi spiccano Lions Club International Foundation con i Lions Club Varese Prealpi, Sette Laghi ed Europae Civitas, che hanno donato oltre metà dell’intera somma e la Fondazione Cattaneo che ha donato l’Isola della Musica. L’emergenza sanitaria ha ritardato la data di inizio dei lavori di scavo e di installazione che erano originariamente previsti per maggio, ma si tratta solo di uno slittamento perché, con l’ultima autorizzazione arrivata nei giorni scorsi, il cantiere sarà avviato nel giro di breve tempo e già si stima per la fine dell’estate che il parco possa essere fruibile per i bambini.
Al termine dei lavori il Parco Gioia, collocato all’interno del parco Villa Mylius di Varese, ospiterà cinque isole ludiche caratterizzate da un tema specifico: amicizia, compagnia, movimento, musica e sensibilità, allestite con giochi rigorosamente inclusivi – e tutti ecosostenibili – ovvero privi di qualsiasi tipo di barriera architettonica e sensoriale, in modo tale da favorire la piena accessibilità a tutti i bambini.
“È stato un percorso lungo e faticoso – spiegano le ideatrici del progetto – abbiamo avuto momenti in cui tutto sembrava remarci contro, ma la grande motivazione che ci ha mosso è prevalsa sulle difficoltà che abbiamo incontrato e adesso non vediamo l’ora di vedere il Parco Gioia realizzato, con tanti bambini pronti a giocare!”. Un obiettivo raggiunto grazie al contributo di tanti privati, scuole e associazioni e ai partner progettuali che hanno permesso di studiare percorsi dedicati, come Aila Onlus che ha ideato percorsi tattilo-plantari e Kiwanis Varese che ha suggerito un gioco particolarmente indicato per i bambini con autismo. A causa della pandemia le manifestazioni a sostegno della raccolta fondi sono state sospese e all’appello mancano 20mila euro per il completamento dei percorsi tattilo-plantari – che verranno installati in un secondo momento – ragion per cui la raccolta fondi non si ferma (per donazioni: IT56K0760102400000000777417 intestato ad ASBI Onlus, causale Parco Gioia Varese).
Il Parco Gioia non sarà solo un’area giochi ma “la volontà espressa, visibile e concreta di un cambio culturale”, ha detto l’assessore ai Servizi sociali, Roberto Molinari, che nasce in un momento particolarmente adatto, quello della ripartenza.
Micol Mulè