Bicamerale per il Recovery Fund
Conte rimarca il ruolo dell’esecutivo nel dettare le linee guida, Salvini boccia la proposta di Fi
Il premier Conte apre alle opposizioni sulla gestione delle risorse del Recovery fund, ma chiarisce che deve essere l’esecutivo a dettare le linee guida.
“L’idea di una bicamerale o di una monocamerale rimane una scelta esclusiva del Parlamento stesso” – ha detto il capo del Governo – “qualora venisse confermata, potrà in ogni caso offrire una più agevole ed efficace modalità di confronto con il Parlamento”.
La proposta di istituire una bicamerale sul Recovery è arrivata da Forza Italia.
La commissione dovrebbe essere composta da quindici deputati e quindici senatori ed essere presieduta da un esponente dell’opposizione.
Tra i compiti della bicamerale, ci sarà sicuramente quello di contribuire alla definizione del piano nazionale per la ripresa e di indirizzare il governo nelle deliberazioni relative all’utilizzo di strumenti finanziari, programmi e fondi europei.
“Ben venga – è la risposta del premier – “il dialogo con il Parlamento e la prospettiva di condividere il lavoro che il governo è chiamato a svolgere in tema di Recovery and Resilience Plan”.
Spetterà al Governo scrivere il testo dettagliato del piano di riforme, che verrà poi vagliato dal Parlamento nell’ottica di comporre un Piano Nazionale, anche se Forza Italia punta ad affidare alle camere anche la stesura puntuale e stringente del piano per il Recovery.
Salvini dal canto suo, sconfessa l’alleato bocciando la proposta della bicamerale: “sa tanto di vecchio”.
Andrea Curcio