Scuola: rimandata a settembre l’esenzione dall’Imu per gli oratori
La Curia milanese mette a disposizione gli spazi per svolgere le attività didattiche in presenza, in cambio la richiesta d’esenzione dalla tassa. Palazzo Marino tergiversa, ok all’odg a firma Forte per l’inserimento in fase di variazione bilancio.
Si dovrà attendere settembre per avere conferma della possibilità di esenzione dall’Imu per gli oratori che metteranno a disposizione i propri spazi per far ripartire l’anno scolastico in presenza. La decisione di Palazzo Marino slitta quindi dopo l’estate, quando dovrà essere approvata la prossima variazione di bilancio a seguito delle risorse che dovrebbero nel frattempo arrivare da Roma, a garanzia dell’equilibrio dei conti dell’Ente.
Nelle scorse settimane i Vescovi lombardi avevano invitato le parrocchie a concedere i propri spazi in comodato d’uso gratuito alle scuole che, impegnate nell’organizzazione logistica in vista della ripartenza del nuovo anno scolastico secondo i criteri di distanziamento interpersonale, dovessero necessitare di spazi aggiuntivi per garantire la ripresa in presenza a tutti gli studenti. Sarà poi la scuola a farsi carico delle utenze effettivamente consumate, così come di tutte le operazioni di pulizia e igienizzazione necessarie allo svolgimento delle lezioni.
La Curia in cambio ha chiesto al Comune l’esenzione dal pagamento dell’Imu per gli spazi messi a disposizione delle scuole milanesi. Dal 2020, infatti, la nuova disciplina IMU prevede che gli immobili utilizzati per lo svolgimento di attività rilevanti dal punto di vista sociale – culturali, sportive, didattiche, etc. – siano esenti dalla tassa solo se utilizzati esclusivamente dal proprietario. Pertanto, con la concessione degli spazi a soggetti diversi dalle parrocchie, queste si troverebbero a dover pagare l’Imu su quegli immobili. Nella nota dell’Avvocatura si specifica che i Comuni possono evitare che la disponibilità delle parrocchie venga penalizzata, come previsto dall’art.1 c.777 della L.160/2019 che consente agli Enti di inserire nel proprio regolamento l’esenzione dall’Imu per quegli immobili dati “in comodato gratuito al comune o ad altro ente territoriale, o ad ente non commerciale, esclusivamente per l’esercizio dei rispettivi scopi istituzionali o statutari”.
Da Palazzo Marino fanno però orecchie da mercante, con il sindaco Beppe Sala che spera entro la fine della settimana di poter dare informazioni certe su cosa riuscirà a fare il Comune per la ripresa dell’anno scolastico e l’assessore Roberto Tasca, incalzato dall’opposizione, che si trincera dietro l’equilibrio di bilancio rimandando di fatto la decisione a settembre quando si potranno tenere in considerazione le risorse stanziate dal Governo per gli enti locali in fase di variazione di bilancio.
Uno spiraglio si è aperto con l’approvazione da parte del Consiglio comunale dell’ordine del giorno presentato dal consigliere d’opposizione Matteo Forte che ha chiesto alla giunta di considerare l’esenzione dall’Imu in fase di variazione di bilancio per tutti i soggetti del Terzo Settore che metteranno a disposizione i propri immobili per consentire lo svolgimento in presenza delle attività didattiche di nidi, materne e scuole di ogni ordine e grado. L’impegno c’è ma il tempo stringe, il 14 settembre la campanella suonerà per tutti.
Micol Mulè