I saldi anticipati danno ossigeno a molti esercizi commerciali
Il via libera anticipato ai saldi estivi in Piemonte a partire dal 25 luglio dà un po’ di respiro al mondo del commercio, favorendo così un settore tra i più colpiti a causa del lungo periodo di chiusura per via del lockdown. La Giunta regionale ha infatti modificato con una delibera l’inizio delle vendite per i saldi estivi, anticipandole di una settimana (al 25 luglio, ndr) rispetto alla precedente data fissata per il 1° agosto.
La decisione è stata allineata alla Lombardia, per andare incontro alle esigenze degli esercizi commerciali, e ha fin da subito ripagato, facendo segnare un +10% sugli acquisti in diversi negozi. Numeri che – pur attestandosi su livelli inferiori rispetto a quelli dello scorso anno nello stesso periodo di saldi – complessivamente segnano un minimo ritorno agli acquisti e un’inversione di tendenza che è al tempo stesso anche un segno di riconquista della normalità. “Torino – dice il presidente di Confesercenti, Giancarlo Banchieri – ha risposto all’appuntamento, dando il suo contributo alla ripartenza”.
Secondo dati di Ascom e Confesercenti, la spesa media per famiglie si attesta intorno ai 150-200 euro, non sufficienti a coprire il calo di fatturato del lockdown di circa il 70%, ma che comunque danno ossigeno ai negozianti che – sempre secondo Ascom – stanno applicando sconti che si aggirano tra il 30 e il 50%.
“Il clima di attesa per l’avvio dei saldi deve essere da stimolo al ritorno di normalità delle imprese, al ritorno delle vendite e dei fatturati in un settore che già prima dell’emergenza sanitaria aveva pagato la crisi economica”, ha detto Maria Luisa Coppa, presidente dell’Ascom Confcommercio Torino e provincia.