Tribunale europeo dei brevetti: è Milano la candidata italiana ad ospitare la sede
Scartata l’ipotesi della candidatura congiunta Milano-Torino, il Governo sceglie Milano per la candidatura a sede del Tribunale Europeo dei Brevetti. A Torino la sede dell’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (I3A).
Sarà Milano la città italiana in lizza per la candidatura a sede centrale del Tribunale europeo unificato dei brevetti, divisione che non potrà più essere ospitata a Londra a seguito della Brexit. Lo ha stabilito la Presidenza del Consiglio dei Ministri dopo le sollecitazioni giunte da più parti all’interno del panorama politico, una su tutte quella del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana che nei giorni scorsi, sulla sua pagina Facebook, l’aveva definita come sede naturale dopo Londra:
“Lo affermo senza il rischio di essere smentito. Milano è innovazione, tradizione giuridica, una visione della società che guarda al futuro e ha tutti i requisiti per vedersi assegnare la sede del Tribunale europeo dei brevetti. Da settimane ho sollecitato il governo al fine di presentare la candidatura di Milano. Noi siamo pronti”.
Una decisione che arriva a pochissimi giorni dalla riunione del Comitato preparatorio dell’Unione europea, in calendario il prossimo 10 settembre, per valutare le opzioni relative alla nuova collocazione della sede del Tub, scartando definitivamente l’ipotesi della possibile candidatura congiunta di Milano e Torino, osteggiata fortemente dal sindaco del capoluogo lombardo, Beppe Sala: “Non avrebbe senso”, aveva detto. Milano prevale su Torino, che però ospiterà la sede principale dell’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (I3A).
“L’obiettivo è di creare una sinergia tra le due città e il Governo e, allo stesso tempo, consolidare l’asse nord-ovest del Paese – spiega palazzo Chigi in una nota – una strategia che renderebbe ancora più forti Milano e Torino e, con esse, l’Italia”. La decisione di far ricadere la candidatura su Milano, del resto, segue una logica ragionevole in considerazione del contesto produttivo lombardo, a cui si deve la maggior parte dei brevetti su scala nazionale.
Una scelta quantomai strategica: “In direzione di un ulteriore contributo italiano allo sviluppo e alla crescita dell’Unione europea – prosegue la nota – Sarebbe al fianco di Parigi e Monaco (le due sedi vicarie, ndr) nel compito di registrare le nuove scoperte e soluzioni ideate nel campo delle scienze umane e del farmaceutico”.
Torino diventa invece la sede principale per l’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (I3A), un network impegnato a coordinare tutte le attività di ricerca in questo settore e che, assicurano da Roma, costituirà uno dei tasselli principali della strategia definita dal MISE.
Manifattura e robotica, IoT, sanità, mobilità, agrifood ed energia, Pubblica Amministrazione, cultura, digital humanities e aerospazio saranno i settori prevalentemente coinvolti: “Si tratta di una struttura di ricerca e trasferimento tecnologico capace di attrarre talenti dal mercato internazionale e, contemporaneamente, diventare un punto di riferimento per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale in Italia – conclude la nota – in connessione con i principali trend tecnologici (tra cui 5G, Industria 4.0 e Cybersecurity)”.
Micol Mulè