Siglato il nuovo contratto nazionale del settore lavoro domestico che introduce la nozione di “assistente familiare”.
La scorsa settimana è stato firmato a Roma il nuovo contratto nazionale di settore relativo al lavoro domestico con importanti novità sul fronte salariale e dunque sui costi per le famiglie.
La nuova disciplina si compone di 54 articoli e sarà in vigore dal primo ottobre fino al 31 dicembre 2022. Il tentativo è quello di fornire nuove prospettive ad un settore in cui l’ultimo rinnovo del contratto risale al 2013.
Viene introdotta la nozione di “assistenti familiari” per colf, badanti e baby sitter. In questo modo, per esempio, “le baby sitter potranno essere inquadrate al livello BS dal livello superiore CS in modo da incentivare le assunzioni da parte dei nuclei familiari più giovani” ha affermato Nuova Collaborazione, l’associazione nazionale dei datori di lavoro domestico.
Gli aumenti retributivi invece scatteranno dal primo gennaio 2021. Per i lavoratori inquadrati al livello Super B l’aumento è di 12€ al mese. Tuttavia già da ottobre, in aggiunta alla retribuzione, coloro che appartengono alla categoria Super B e il cui lavoro consiste nel curare bambini fini ai 6 anni di età, hanno diritto a una indennità di 115,76€ al mese. Tale indennità è di 100€ al mese per i lavoratori del livello Super C e D che assistono più di una persona non autosufficiente.
Tali novità riguardano quasi 850mila lavoratori domestici inquadrati, secondo i dati INPS, ai quali si aggiungono i 176mila in attesa di regolarizzazione tramite il decreto Rilancio. In realtà si stima ci siano un altro milione di persone che conducono questo lavoro “in nero”.
Un’altra novità riguarda i permessi retribuiti che sono a carico del datore del lavoro qualora questi siano finalizzati alla frequentazione di corsi di formazione professionale. Permessi che sono stati estesi fino a un massimo di 64 ore annuali se il corso è riconosciuto dall’ente Ebincolf.
Tale novità è diretta conseguenza dell’introduzione del patentino di qualità dei lavoratori domestici che, una volta ottenuto, permette di accedere ad un’indennità supplettiva di circa 8-10€.
Secondo le stime de Sole24Ore, il nuovo contratto potrà comportare un aumento dei costi per le famiglie pari a 118€ mensili.
Simone Fausti