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    Engagement

    Con questo termine engagement, si intende rappresentare il grado di coinvolgimento delle risorse in relazione al contenitore, ovviamente per contenitore intendo l’azienda, dove all’interno le risorse stesse destinano tempo e competenze in modo continuativo e costante.

     

    Un dipendente si sente ingaggiato quando si sente parte attiva e non passiva dell’azienda, ossia condivide parte della visione e degli obiettivi che creano in modo determinate una relazione basata su dialogo e fiducia.

     

    Occorre fare una precisazione, in Italia secondo una ricerca fatta da Luiss, il 70% dei dipendenti non si sente ingaggiato dall’azienda in cui svolge le proprie mansioni, di fatto il loro grado è di insoddisfazione del proprio posto di lavoro. Tuttavia l’engagement dei propri dipendenti è un fattore strategico da non sottovalutare perché i lavoratori motivati sono quelli più produttivi, soprattutto se si crea il proprio benessere individuale, in quanto questo aumenta di riflesso la produttività, i profitti del contenitore.

     

    Proprio per questo problema, cioè il non rendere parte attiva il lavoratore, la Germania o meglio la sua economia ha perso fino al 2016 tra i 76 e i 99 miliardi di euro all’anno per il solo fatto che i dirigenti aziendali nono siano stati in grado di coinvolgere emotivamente i propri dipendenti aggiungendo inoltre i famosi costi occulti, come perdita aggiuntiva anno per anno.

     

    L’aspetto fondamentale che si coglie da tale analisi e che il dipendente coinvolto non solo non si limita a svolgere il proprio compito ma dedica maggior attenzione e passione a ciò che fa, portando in questo modo innovazione e stimoli positivi nell’ambiente lavorativo in cui opera sia lui che il collettivo che lo circonda. Il risultato finale di tale paradigma porta con sé un aumento del brand aziendale, affezione da parte del lavoratore alla propria posizione lavorativa, benessere individuale e collettivo, terminando con innovazione e valore aggiunto.

     

    Ecco che il futuro nel mondo del lavoro sarà sempre più orientato verso l’acquisizione, da parte di chi gestisce il contenitore (Imprenditori, Manager, Direttori, Hr), di contenuti legati all’essere umano, ai suoi bisogni o meglio al soddisfacimento di tali attraverso competenze sociali e relazionali, le quali lavorano sul valore della persona ritenuta come tale e non come strumento di lavoro.

     

    Palmerino D’alesio/Structogram Italia

     

    p.dalesio@structogramitalia.net

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