Il tema della cassa integrazione ha avuto un notevole risalto nell’ultimo periodo in quanto, per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID 19, sono stati attuati interventi normativi al fine di “semplificare” le procedure per accedere agli strumenti di integrazione salariale.
Dato l’interesse per il tema e il protrarsi della situazione emergenziale, riteniamo di particolare utilità analizzare i “classici” strumenti di integrazione salariale ai quali possono accedere le aziende in difficoltà.
Nell’articolo prendiamo in esame gli ammortizzatori sociali previsti dal D.Lgs. 148/2015, nello specifico:
- Cassa integrazione ordinaria (CIGO);
- Fondo di integrazione salariale (FIS);
- Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato (FSBA).
Per quanto riguarda la Cassa integrazione Ordinaria, esaminiamo quali sono le aziende destinatarie, quali lavoratori rientrano nell’intervento, le cause, la durata, il trattamento economico, i costi aggiuntivi per l’azienda e la procedura per la richiesta dell’intervento stesso.
Le condizioni per l’accesso alla Cassa Ordinaria possono essere situazioni temporanee di mercato o eventi transitori non imputabili all’impresa o ai dipendenti.
Per il Fondo di integrazione salariale, prendiamo in esame quali sono le aziende destinatarie, quali lavoratori rientrano nell’intervento, le prestazioni erogate in particolare l’assegno di solidarietà e l’assegno ordinario, il trattamento economico, i costi aggiuntivi per l’azienda e l’ammontare della contribuzione ordinaria.
In fine, esaminiamo il Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato dedicato al settore dell’artigianato, per il quale viene assicurato almeno uno tra l’assegno ordinario e l’assegno di solidarietà, ne analizziamo il trattamento economico e le condizioni.
Redatto da Paserio & Partners