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    Milano: è attesa per la prima fashion week “phygital”

    La kermesse milanese si reinventa e propone le collezioni secondo un mix di sfilate in presenza ed eventi digital.

     

    La moda riparte e lo fa nella sua capitale italiana, Milano, dove dal 22 al 28 settembre la collezione donna Primavera Estate 2021 sarà protagonista della fashion week più attesa dell’anno. Una settimana della moda che si reinventa secondo le esigenze dettate dall’emergenza sanitaria e si propone al pubblico in un mix di sfilate in presenza alternate ad eventi digital. Phygital è il neologismo coniato per meglio rappresentare questa trasformazione della kermesse che si preannuncia ricca di eventi, di cui molti accessibili anche ai non addetti ai lavori.

     

    Dopo l’esito positivo registrato dall’evento totalmente digital dello scorso luglio, organizzato dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, si trattiene il buono dalla scommessa fatta allora, quando ottimizzare una piattaforma digitale per le passerelle si presentava come unica soluzione per garantire il distanziamento sociale e sopperire all’impossibilità di viaggiare. In quell’occasione, Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda, spiegò che la piattaforma “vuole essere uno strumento progettato per vivere di vita propria o per sostenere l’appuntamento con le sfilate fisiche”.

     

    Su 64 sfilate in calendario, 23 saranno dal vivo in suggestive location, anche se l’evento più atteso rimane quello firmato da “re Giorgio”, che sabato sera proporrà le sue creazioni in diretta tv sul canale La7. Quella di Armani è una decisione ponderata a lungo, in linea con le riflessioni che hanno accompagnato il celebre stilista durante il picco dell’emergenza sanitaria, quando si è interrogato sull’opportunità di proseguire secondo i ritmi frenetici dettati dal mondo della moda oppure rallentare e cambiare l’approccio riportandolo su standard più a misura d’uomo. La sua passerella sarà blindata dal vivo secondo i protocolli anti- Covid, ma accessibile a tutti via streaming. Una scelta fuori dal comune, come è lui, del resto.

     

    L’approccio digital coinvolge e convince i big della moda, che non temono la sfida e si giocano sulle piattaforme on line. Debutterà Prada domani con la sua sfilata SS21 che sarà l’occasione per presentare la condirezione creativa con Raf Simons, poi sarà la volta di Versace. Dolce&Gabbana e Gucci, già performanti su TikTok, rinsalderanno il legame con il loro pubblico attraverso le passerelle online attese nei prossimi giorni. Ma c’è chi si spinge oltre fino a realizzare un vero e proprio “fashion film” per coinvolgere il proprio target in un evento fuori dai canoni tradizionali, strada scelta da Missoni e Luisa Beccaria. Questa fashion week sarà il simbolo della ripartenza del settore, con stilisti del calibro di Dolce&Gabbana e Valentino che torneranno sulle passerelle – virtuali – milanesi per incoraggiare e sostenere la ripresa della moda “made in Italy”.

     

    Non mancheranno le sfilate dal vivo, poche – 23 – ma suggestive. La scelta delle location non è casuale, spiccano luoghi che trasudano arte, cultura e storia della capitale italiana della moda, un segnale diretto all’occhio internazionale puntato su Milano. Ecco allora il Castello Sforzesco a fare da cornice alla collezione di Alberta Ferretti nel cortile della Rocchetta, l’Accademia di Brera per Max Mara e il giardino delle Vigna di Leonardo per Lorenzo Serafini, mentre Salvatore Ferragamo riconferma la Rotonda della Besana per la sua passerella.

    “Milano è la moda e la moda è Milano”, aveva sottolineato il sindaco Beppe Sala all’inaugurazione del primo evento digitale del settore lo scorso luglio. La fashion week milanese ha tutte le intenzioni, e i presupposti, per confermare le parole del primo cittadino. Un segnale di positività ed energia per un settore strategico per l’economia nazionale, capace di generare intorno ai 30 miliardi di euro di saldo positivo ed esportarne oltre 70.

    Micol Mulè

     

     

     

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