Non si nasce leader, lo si diventa
Leader: per guidare una macchina ci vuole un autista, per manovrare una nave serve un buon capitano, per gestire una cucina stellata ci vuole un chef di prestigio.
Ma per gestire un’azienda cosa occorre?
Nessuno di noi come dive un vecchio detto”nasce imparato”. Certo possiamo avere attitudini o doti naturali che ci aiutano, ma questo non basta. Servono impegno, volontà e costanza.
Ma alla base di tutto ciò, occorre avere chiaro quali sono i nostri punti di forza, quelli di debolezza e poi lavorare per mantenere ed implementare i primi e limitare i secondi.
Ora serve essere in grado di guidare un’auto, una nave, una cucina, serve un percorso, una scuola ma diventare leader le cose cambiano.
Oltre al percorso, alla crescita, vi è bisogno di quella necessità di acquisire e applicare competenze relazionali perché devi essere in grado di ispirare, fare depositi nei conti correnti emozionali di tutti coloro che ti seguiranno, delle persone che lavorano con te.
Questo perché dovrai essere in grado di mettere nelle condizioni ideali, corrette, la loro attitudine con i propri compiti, ma non solo, devi essere in grado di vedere non solo la loro parte esterna cioè il contenitore, ma anche quella interiore ossia il contenuto, sapendo in che modo nutrirli per creare il loro benessere individuale che di riflesso sarà quello dell’azienda.
Palmerino D’alesio
p.dalesio@structogramitalia.net