STATO D’EMERGENZA, PROROGA IMMINENTE
Speranza: “Non escludiamo possibili lockdown a livello subprovinciale”
Con l’aumento dei contagi, l’ipotesi secondo cui lo stato di emergenza venga prorogato ulteriormente oltre il 15 ottobre è sempre più realistica. Ufficialmente, il Governo si riserva di valutare il livello del contagio ai primi di ottobre, tenendo anche in considerazione l’effetto della riaperture delle scuole. Purtroppo, a sole due settimane dall’inizio delle lezioni, già centinaia di scuole hanno avuto contagi al loro interno e parecchie di queste sono state chiuse.
«Faremo una valutazione da qui a qualche settimana – ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza – ci teniamo pronti ad ogni evenienza», non escludendo la possibilità di mini-lockdown «a livello subprovinciale» escludendo «per il momento» interventi più estesi.
L’Istituto Superiore di Sanità sottolinea che l’epidemia in Italia è in “lento ma progressivo peggioramento” e che tra due settimane si potrà valutare l’impatto della riapertura delle scuole sul moltiplicarsi dei contagi.
La settimana prossima dovrebbe già arrivare un nuovo decreto sull’emergenza, con ricadute sullo smart working. Fin quando l’emergenza perdura, ai datori di lavoro è consentito di decidere unilateralmente sul ricorso al lavoro agile. Qualora non ci fosse la proroga invece, si ripristinerebbe la normativa vigente che prevede l’accordo individuale con il singolo lavoratore, anche se piû volte la ministra del Lavoro Catalfo, ha confermato la sua intenzione di modificare la legge sullo smart working.
In particolare, si prevede di sostituire l’accordo scritto tra dipendente e il datore di lavoro, con un ruolo piû marcato della contrattazione collettiva, sede in cui si stabilirà la percentuale di ricorso allo smart working.
Inoltre con la proroga dell’emergenza si potrebbe introdurre l’obbligo della mascherina all’aperto a tutte le ore del giorno, come già fatto in autonomia dalla Regione Campania.
Andrea Curcio