La multinazionale Sanofi ha annunciato di voler produrre il vaccino nello stabilimento di Anagni. Il Gruppo conta di avviare la fase 3 entro dicembre e di avviare la distribuzione nel 2021
Il vaccino contro il covid-19 si avvicina e l’Italia è in prima linea. Ieri la multinazionale farmaceutica Sanofi ha annunciato che quando i tempi saranno maturi avvierà la produzione del vaccino contro il coronavirus nel suo stabilimento italiano di Anagni, fuori Roma. I tempi si accorciano dal momento che lo studio clinico è in fase 1/2 ma Sanofi, che sta sviluppando la formula assieme a Gsk, conta di far partire la fase 3 entro dicembre.
Si parla di produrre 1 miliardo di dosi entro il 2021 di cui circa 300 milioni sarebbero destinate all’Europa. Ovviamente prima sarà necessaria l’autorizzazione dell’Agenzia europea del farmaco. Sanofi sta sviluppando un vaccino a “DNA-ricombinante in sub unità basato su tecnologia consolidata adottata già con successo per la produzione del vaccino antinfluenzale quadrivalente ricombinante”. Secondo la società, l’adozione di questa tecnologia permetterà di produrre un numero notevolmente maggiore di dosi.
All’annuncio era presente anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, il quale ha sottolineato la necessità di “imparare da questa lezione a investire di più nella ricerca e utilizzare tutti gli investimenti europei”. Un pensiero sposato anche dall’Ad di Sanofi Italia, Marcello Cattani, il quale ha affermato che “la pandemia ha insegnato che bisogna rimettere al centro la salute oltre ad aver evidenziato il ruolo strategico del comparto farmaceutico, le sue competenze scientifiche, di ricerca e industriali”.
Lo stabilimento laziale è uno dei quattro siti Sanofi in Italia ed è stato fondato nel 1973: esteso su una superficie di 450mila mq, rappresenta il più grande impianto per liofilizzati sterili al mondo del Gruppo Sanofi ed è un centro di eccellenza a livello europeo per la produzione di prodotti farmaceutici sterili iniettabili e con ogni probabilità si candida ad essere il primo in Europa a mettere in campo un vaccino. I responsabili del Gruppo infatti sono ottimisti sulle tempistiche.
Come ricordato da Mario Merlo, General Manager di Sanofi Pasteur: “La partenza ufficiale della sperimentazione clinica segna un altro punto importante legato alla battaglia globale contro la pandemia di Covid19. Un progresso che passa necessariamente dal gioco di squadra e dall’innesto di competenze trasversali messe a fattor comune. D’altronde le nuove sfide legate alla prevenzione nella salute passano dalle alleanze tra tutti gli attori della filiera”.
Simone Fausti